L’onestone Di Pietro coinvolto nella storia dei favori di Anemone. Ma non era il campione della legalità?

dipietro.jpgIl Fazioso | 2 giugno 2010

L’inchiesta sugli appalti del G8 e in particolare sui favori che l’imprenditore Anemone elargiva va avanti e dalle testimonianze dell’architetto Zampolini, teste chiave dell’indagine emergono succose novità.

Oltre a Bertolaso da mesi su tutti i giornali spunta pure il trebbiatore Di Pietro che secondo Zampolini, avrebbe avuto da Anemone in affitto due case di Propaganda Fide, in via delle Quattro Fontane e in via della Vite a Roma. Risulta che una di queste abitazioni fosse stata presa per il partito, che le ristrutturazioni siano state fatte da Anemone e che l’affitto fosse minimo. Inoltre risulta, a differenza di quanto sempre affermato da Tonino, che i rapporti tra Di Pietro e Balducci fossero più che cordiali e che proprio grazie a Balducci ottenne l’aiuto di Anemone per i due appartamenti.

Insomma il campione della legalità avrebbe fatto largo uso di favori vari quando era Ministro delle Infrastrutture anche se lui nega. Tutte invenzioni? Di sicuro, ancora una volta, quell’immagine di limpidezza e onestà che Di Pietro si è voluto dare viene pesantemente toccata da queste rivelazioni.

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L’onestone Di Pietro coinvolto nella storia dei favori di Anemone. Ma non era il campione della legalità?ultima modifica: 2010-06-02T16:54:00+02:00da ereticus3
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