CAMPOBASSO TURANDOT, DOPO IL TRIONFO REPLICHE OGGI E MARTEDÌ 30

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Pubblico delle grandi occasioni per la prima di Turandot, capolavoro del repertorio melodrammatico, andata in scena sabato scorso al teatro Savoia di Campobasso. Grande era l’attesa per questo evento, considerato anche che Turandot non era mai stata proposta in Molise. Da rilevare che questa produzione è di indubbio interesse musicologico in quanto il Maestro Franz Albanese, che ha diretto l’opera, ne ha proposto l’edizione integrale riproducendo fedelmente le indicazioni dello stesso Puccini con il finale ultimo di Franco Alfano.

 Infatti, com’è noto, il compositore lasciò incompleta l’opera all’incantevole sezione della morte di Liù “Liù bontà, Liù dolcezza, dormi, oblia, Liù poesia…”. E proprio questa parte evidenzia le immense qualità, anche di strumentatore, di Puccini allorchè riesce a creare una sublime ed eterea atmosfera con un insolito impasto sonoro affidato ad ottavino (bravissima Loredana Fatica) e contrabbasso. Puccini morì nel 1924 in una clinica di Bruxelles per un tumore alla gola. Partendo dagli appunti lasciati, l’editore Ricordi lasciò l’arduo compito di completare l’opera all’allievo Franco Alfano, che lo rielaborò diverse volte. Nell’edizione campobassana, il Maestro Albanese propone l’ultima versione e la strumentazione completa con la presenza di  ben 12 Gong Cinesi intonati. Ha entusiasmato il cast vocale comprendente Paola Romanò, che ha cantato nei più importanti teatri ed anche con Luciano Pavarotti, Ignazio Encinas che il pubblico campobassano aveva già applaudito come splendido Radames in Aida, Fernanda Costa (Liù), Enrico Rinaldo (Timur), Carmine Monaco, Paolo Foti, Sebastiano Giotta (Ping, Pang, Pong), Giuseppe Laraia (L’Imperatore), Flavia Colagioia, Carmela D’Alessandro, Federica Grumiro, Gerada Quatipi (Ancelle). Bravissimi il Coro di Voci Bianche Coeli Lilia, il corpo di ballo “Scarpette Rosse” ed il coro lirico di Potenza. La regia è stata affidata a Maurizio Marchini, abilissimo nel rappresentare nella fiaba il popolo di Pechino, le atmosfere orientali, la contemplazione della luna, il supplizio, utilizzando riuscite coreografie, scene e costumi molto belli. Il pubblico del teatro Savoia ha lungamente applaudito gli interpreti dell’opera: Paola Romanò, dotata di bella voce, espressiva e poderosa, eccellente nei momenti di alta caratterizzazione drammatica come “In questa reggia”; Fernanda Costa, voce calda, espressiva,  altamente drammatica, artista musicalissima nei suoi portamenti, nelle sue appassionate evoluzioni romantiche, nei momenti di più intenso lirismo e soprattutto nel tragico ed intenso finale dove ha dato il meglio di sé ed ha commosso il pubblico (Signore ascolta e Tu che di gel sei cinta). Bravissimo il tenore Ignacio Encinas, assoluto dominatore della scena, dotato di tecnica formidabile, voce ricca, chiara, possente. Al termine dell’aria “Nessun dorma” al si naturale acuto di Vincerò, a momenti veniva giù il teatro. Superbo Enrico Rinaldo, nel difficile ruolo di Timur, interpretato con gran grinta, forza, carattere. Strepitoso nelle connotazioni drammatiche che ha conferito al ruolo: gran talento, bella voce, tecnica prorompente. Eccellente l’orchestra sinfonica  regionale del Molise magistralmente diretta da Franz Albanese, che affrontava l’arduo compito con estrema precisione ritmica e pulizia di suono anche nei passaggi più ardui. Solida in tutti i reparti, riusciva a ben rappresentare le atmosfere orientali previste in partitura, offrendo una gamma infinita di suoni, colori, consapevolezza del dettaglio.  Al termine della serata il pubblico che gremiva il teatro si è prodigato in un’autentica ovazione per tutti i protagonisti.

CAMPOBASSO TURANDOT, DOPO IL TRIONFO REPLICHE OGGI E MARTEDÌ 30ultima modifica: 2008-12-29T05:30:32+01:00da ereticus3
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