GIUSEPPE PERROTTA

1062440406.jpgPoeta dialettale che ha saputo raggiungere effetti coloristici di notevole pregio, traendo dal popolo le espressioni più vive.

Poeta, giornalista, storiografo, pubblicista, mirabile lampeggio di luce e di riflessi in un prisma cristallino, unendo in sé lo sconfinato amore per Termoli che, nata dalla mitica leggenda di Diomede, lo aveva ammaliato sin da indurlo a ricercarne le origini e le glorie di un passato.

La multiforme attività del Perrotta, non si presta ad una veloce rassegna, per cui parlerò del Perrotta poeta,  dal verso scorrevole e spontaneo, tal che la costruzione metrica, nulla toglie alla efficacia e alla bellezza del parlare del popolo.

Peccato che la coloritura dei suoi sonetti sono noti a coloro che sono abituati alla conoscenza del vernacolo termolese, forse il più colorito del Molise, ma il più fastidioso ad affermarsi e capirsi per le innumerevoli fonetiche e strani vocaboli che nulla hanno in comune con la madre lingua.

Peccato questo handicap, perché pure avendo tanto estro poetico, trova chiusa la strada alla diffusione fuori Termoli di quell’armonia deliziosa e risonante nel verso dialettale.

Pareva che tanto humor traesse forza per una continuità senza fine ed invece Giuseppe Perrotta, colui che aveva dato lustro alla sua Termoli, il 28 ottobre 1945, all’età di 71 anni si spegneva, tra il compianto generale del popolo.

GIUSEPPE PERROTTAultima modifica: 2008-08-10T18:02:03+02:00da ereticus3
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