Corpus Domini: la “sofferenza” degli ambulanti

Confimpresa.jpgCAMPOBASSO – “Tutto è bene ciò che finisce bene”: questo potrebbe essere il detto appropriato, per definire il Corpus Domini appena archiviato; ma, purtroppo, non è proprio così , soprattutto a causa della gestione del “commercio ambulante” che si è registrata negli ultimi 15 anni nel capoluogo regionale, durante detta ricorrenza, gestione che ha provocato seri danni sia agli operatori del commercio su aree pubbliche ma,soprattutto, all’utenza.

La “sofferenza degli ambulanti” viene fuori, in maniera più che tangibile, dal fatto che il 50% degli operatori autorizzati non hanno, alla fine, aderito e preso parte alla “fiera”; a questo dato bisogna aggiungere una ulteriore percentuale di “autorizzati”che, con pratiche non del tutto “regolari”, hanno ceduto i propri posteggi a terzi dietro compenso. Questa situazione è determinata – a nostro avviso – dal doppio canale procedurale applicato dalla struttura comunale, per il quale canale, da un lato ci sono gli ” autorizzati” per così dire “regolari”, ai quali si chiedono importi di posteggio esorbitanti , nonché procedure “assurde” , che comportano ulteriori costi, per il “ritiro dell’autorizzazione” presso la sede comunale: per ovviare a perdite di tempo ( anche per i dipendenti comunali) si potrebbe attuare un semplice controllo del pagamento e della corrispondenza dell’autorizzazione all’ingresso fiera; l’altro canale procedurale riguarda “la legalizzazione degli abusivi” ai quali si consente di pagare una cifra irrisoria. Tale pratica ha provocato una selezione verso una merceologia ad alto valore aggiunto (somministrazione in primis ?) degli autorizzati ed un proliferare di soggetti che nulla hanno da dividere con le imprese commerciali ambulanti, facendo venir meno la regola principale del commercio, la pluralità dell’offerta merceologica. Altro aspetto che ci costringe ad essere critici sulla organizzazione messa in campo è la mancanza di servizi a supporto sia degli utenti della fiera che degli operatori, soprattutto di quelli meno equipaggiati. Alla carenza di servizi igienici hanno dovuto sopperire i pubblici esercizi vedendo “collassare” i servizi presso i propri locali, che, invece, dovrebbero essere a disposizione della propria clientela. Un altro “rilievo” va fatto mentre per quello che concerne le aree di ricovero per i mezzi e le attrezzature e per il pernottamento degli operatori: molti si “sono arrangiati” occupando zone attrezzate a verde e porticati dei palazzi del centro cittadino.  L’abbandono degli ambulanti, al loro libero arbitrio, ha provocato seri danni di immagine alla categoria ma soprattutto alla città: ciò che appare agli occhi dei tanti visitatori,accorsi per la sfilata dei misteri, è una città trascurata e disordinata, la qualcosa non è propriamente edificante se si aspira ad ottenere il riconoscimento dei Misteri quale bene dell’umanità. Siamo consapevoli dell’esigenza del Comune di fare cassa, e siamo lieti se ciò si concretizza, anche perché se la manifestazione funziona è un bene per tutte le attività economiche e per le nostre in particolare; ma alla luce del fatto che buona parte degli eventi connessi alla festività sono finanziati con i proventi delle somme pagate per posteggi degli ambulanti, gradiremmo un trattamento “rapportato” al costo sostenuto. Agli operatori del commercio su aree pubbliche piacerebbe sapere , in anticipo, quali sono le regole del gioco e gradirebbero poter avere certezza del rispetto delle stesse da parte di tutti. In conclusione devo precisare che sono stato costretto ad esternare queste “considerazioni”, soprattutto per le tante sollecitazioni che sono pervenute dai miei colleghi stanchi ed estenuati da tale situazione. Sono fermamente convinto dell’enorme attrattiva turistica della sagra dei misteri, ragion per cui abbiamo tutto l’interesse ,come categoria, perché la manifestazione sia presentata al grande pubblico nella veste migliore e, di conseguenza, auspichiamo, sin da ora, che per il prossimo anno venga stilato un piano di insediamento delle attività economiche condiviso da tutti i soggetti interessati, dichiarando, da subito, la nostra collaborazione più fattiva.

Elvio Terranova

Presidente Aicap – Confimpresa

Corpus Domini: la “sofferenza” degli ambulantiultima modifica: 2013-06-06T11:23:00+02:00da ereticus3
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