ROMA – “Il 31 Agosto 2011, il MIUR ha stanziato un milione e quattrocentomila euro alla regione Molise per progetti finalizzati al miglioramento dell’offerta formativa scolastica. Questi progetti ed i relativi contratti, che vedevano coinvolto il personale scolastico precario, sarebbero dovuti durare fino al termine delle lezioni, ma la Regione ha stabilito che superati i tre mesi, questi non avrebbero più avuto valenza”.
Così l’On. Anita Di Giuseppe, componente del dipartimento cultura e istruzione dell’IdV. “La decisione di restringere i tempi non solo ha recato danno alla qualità dell’offerta formativa, che non viene né migliorata, né valorizzata, ma ha danneggiato i precari, messi nell’impossibilità di poter accedere ad eventuali altri incarichi. I docenti ed il personale ATA precario hanno lavorato per mesi senza percepire salario, infatti la regione Molise, nonostante le numerose diffide legali, a distanza di dieci mesi ancora non si è resa disponibile al pagamento delle retribuzioni. Questo non è ammissibile, i precari vivono già in condizioni di disagio, hanno diritto a vedere pagato il loro lavoro. Le scuole interessate dal canto loro, hanno provveduto a retribuire i lavoratori con i fondi delle proprie casse, rimanendo così senza soldi per le spese di ordinaria amministrazione. Vista la criticità della situazione – conclude Di Giuseppe -, ho presentato un’interrogazione parlamentare per sollecitare l’intervento del Governo”.