Eternit a Campodipietra, sollecitati controlli e intervento

eternit.jpgCAMPODIPIETRA – In c.da Selva, al bivio con la statale per Foggia, segnalo la presenza di una struttura, poco visibile dalla strada e dall’altura confinante, che ha destato la mia preoccupazione. Dalla strada si nota un manufatto con il tetto sfondato costituito da una  copertura in eternit di oltre 2 mila metri quadri. La struttura che apparteneva a Fasolini Carni è costituita da locali e depositi che servivano alla macellazione di polli ed altro.

  Dal 2002 tale sito, con i terreni circostanti, dopo il fallimento della ditta citata, è in vendita all’asta per oltre 500 mila euro con l’aggiunta delle spese di smaltimento dell’eternit per chi acquista. Il problema, pur essendo noto all’amministrazione comunale di Campodipietra, viene eluso, ovvero si evita di parlarne, nonostante fu proprio l’allora amministrazione con sindaco Pietrantuono, a stabilire, con l’incarico ad un ingegnere, naturalmente pagato dall’amministrazione, la somma occorrente per lo smaltimento dell’eternit delle coperture del sito in argomento. Purtroppo l’attuale sindaco Cefaratti, da oltre otto anni in carica, non ha provveduto a risolvere il  problema. Anche se non si vogliono creare allarmismi,  bisogna rendere nota la vicenda. Per questo provvederò ad inviare informativa alla Provincia di Campobasso, quale organo che tutela l’ambiente in ambito provinciale (il sindaco Cefaratti è anche presidente del Consiglio Provinciale), all’Arpa, all’Arsem, al Corpo Forestale dello Stato, al Sindaco di Campodipietra, quale Autorità locale, per poter tranquillizzare i residenti della zona. Le lastre piane o ondulate di cemento-amianto, impiegate per copertura in edilizia, sono costituite da materiale non friabile che, se nuovo o in buono stato di conservazione, non tende a liberare fibre spontaneamente. Se, però, tale materiale è esposto ad agenti atmosferici subisce un progressivo degrado per azione delle piogge acide, degli sbalzi termici, dell’erosione eolica e di microrganismi vegetali. Dopo anni dall’installazione si possono determinare alterazioni corrosive superficiali con affioramento delle fibre e fenomeni di liberazione. Ecco perché, chiederò, in relazione ai principali indicatori utili, di valutare lo stato di degrado delle coperture in cemento-amianto, in relazione al potenziale rilascio di fibre, la friabilità del materiale, lo stato della superficie ed in particolare l’evidenza di affioramenti di fibre, la presenza di sfaldamenti, crepe o rotture, la presenza di materiale friabile o polverulento in corrispondenza di scoli d’acqua, grondaie, ecc. e la presenza di materiale polverulento conglobato in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti di gocciolamento.

 Giovanni Barra

 consigliere comunale  

 IdV di Campodipietra

Eternit a Campodipietra, sollecitati controlli e interventoultima modifica: 2012-09-28T08:02:00+02:00da ereticus3
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