Compagnia L’Altrotheatro lascia termoli, regista Ciarfeo: il sindaco “uomo invisibile”

Teatro.jpgTERMOLI – La compagnia L’Altrotheatro, diretta dal regista Ugo Ciarfeo Lascia Termoli e si trasferisce a Campomarino e Portocannone. Una decisione drastica quella presa dal Maestro Ciarfeo che accusa la Giuta Municipale di Termoli di insensibilità e di non poter più usufrure della Galleria Civica per mettere in scena gli spettacoli.  Il registra lo denuncia pubblicamente con una lettera indirizzata alla cittadinanza.

 Mi sento in dovere di scrivere a voi concittadini di Termoli, che avete seguito per circa dieci anni l’attività de Laltrotheatro da me fondato per volontà dell’ex sindaco Alberto Montano e proseguito poi dalla solerte dedizione dell’ex assessore alla cultura Andrea Casolino (Per favore ritornate. Grazie). Gli attuali nostri amministratori ci hanno sfrattato da circa un anno dall’unico spazio, la Galleria Civica, dove si creava cultura; ora destinato ad altri scopi e riadattato per un nuovo uso. Uno sfratto alla Cultura  a quella viva, che ha il potere di emozionare e traghettare il pensiero in luoghi”ameni” lontani dal difficile presente. Vivere nella cultura è il sale della vita, quello più raro e il più ambito. Aristotele diceva che gli uomini colti sono superiori agli altri nella stessa misura in cui i vivi sono superiori ai morti. Perciò mandiamo a quel paese quei poveri di spirito e di mente che si padroneggiano, convinti, che sono i depositari di una verità che non conoscono. La giunta Di Brino, spegnendo quella piccola culla di civiltà, ha essiccato la fonte dei sentimenti umani nei cittadini, provocandone una “morte” prematura; perché sradicata la cultura, la cultura muore ed è la città che muore, è la comunità che muore perché la città e la sua cultura sono la stessa cosa. Laltrotheatro crede in questo e agisce per questo: cultura vissuta e non “chiacchierata”. Filippo Monaco scrive: “le manifestazioni culturali, a Termoli, sono ridotte all’osso, e spesso resistono solo grazie alla buona volontà delle singole associazioni”. Quindi cita la voce del popolo: “a Termoli non c’è più niente, non si fa più niente”. E allora rubando l’incipit di una catilinaria ciceroniana mi rivolgo al sindaco. “Quo usque tandem abutere patientia nostra? Traduco: fino a quando abuserai della nostra pazienza?. La città non era priva di presenze preziose, per convivere in una comunità civile e serena (Musica – Giuseppe Nese, Teatro – Ugo Ciarfeo, Arte – Nino Barone). Tutto filava nel migliore dei modi anche se con fatica ma con tanta professionalità. E’ mancanza di responsabilità non porre attenzione e rispetto a delle attività che non davano alcun fastidio, ma solamente, la “gioia del cuore” a chi le frequentava. Il Palazzo invece ha deciso di cancellare tutto strozzando anche la sua vita stessa. Noi de Laltrotheatro abbiamo vissuto due anni di incertezze, promesse e delusioni pur non tralasciando mai il nostro lavoro di programmazione e di prove. Il Sindaco per noi è stato l’uomo invisibile, non si è nemmeno mai accorto delle presenze vive del territorio che sarebbero state la sua “longa manus”, cioè una stretta collaborazione tra i cittadini e il Palazzo. Questa mancanza di visibilità e di attenzione verso il mio gruppo, (circa una trentina di giovani, vostri figli), la considero una becera disattenzione che però ha provocato in noi una soluzione nobile e rispettosa verso un pubblico che si è trovato di colpo come “ un volgo disperso che voce non ha”. E’ per la pura volontaria miopia del Palazzo che Laltrotheatro non si ferma, ma lascia Termoli, per volare verso altri lidi; la scuola di teatro (non so se il sindaco si fosse accorto della sua esistenza) verrà trasferita presso il Comune di Campomarino con l’aggiunta di un corso di regia, mentre un’attività programmata con scadenze brevi e puntuali di cultura e rappresentazioni teatrali a Portocannone. Due cittadine che si sono offerte con molto entusiasmo e attenzione e che con Laltrotheatro creeranno un interessante polo culturale per il Basso Molise. Voi cittadini sarete costantemente informati di tutte le iniziative e siamo certi della vostra presenza che ci ha sempre onorato con stima e affetto. Grazie”. In chiusura la stoccata finale: “Forse un giorno anche Termoli potrà unirsi al suddetto “Polo Basso Molise” allor quando l’attuale giunta del Palazzo cadrà “come corpo morto cade” sperando solo che il botto rintroni nell’aere al più presto”.

Compagnia L’Altrotheatro lascia termoli, regista Ciarfeo: il sindaco “uomo invisibile”ultima modifica: 2012-07-04T05:48:00+02:00da ereticus3
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