La rivoluzione prossima ventura

300.jpgI presupposti necessari ci sono tutti. I giovani sono senza futuro, con il lavoro sempre più precario o inesistente, nessuna possibilità di una pensione per la loro vecchiaia, le tutele sociali che diminuiscono di giorno in giorno quando addirittura non sono inesistenti a causa della precarietà o di contratti truffaldini come quelli delle false partite IVA.

 Oggi tirano ancora avanti alla peggio con il supporto indispensabile di genitori o nonni che li sorreggono stralciando il necessario dalle loro misere pensioni, ma quando questa generazione di parenti-tutori sarà estinta per motivi anagrafici e cioè tra una ventina d’anni, la miseria busserà alle loro porte in tutta la sua crudezza e non ci sarà più nessuno a compensare la disoccupazione o i salari da fame ..!! Verrà a mancare loro l’essenziale, il minimo vitale ed in tali condizioni la ribellione spunterà come un’erba spontanea di campo e dilagherà come uno tsunami travolgendo istituzioni, governi e partiti! Non è pessimismo, non è pregiudizio, ma è semplicemente la logica proiezione di una situazione i cui precordi sono già oggi di tutta evidenza e sotto gli occhi di tutti. Dunque la rivoluzione sarà inevitabile. Si dovrà solamente vedere quale direzione ideologica seguirà e come si svilupperà la società che ne uscirà fuori. Ai nostri vari “ducetti” di area vorremmo sommessamente fare alcune considerazioni. I tempi sono relativamente brevi per formare una classe sociale di giovani che portino avanti i nostri ideali ed il nostro progetto di società e se la loro efficienza, la loro capacità organizzativa e la loro presenza carismatica sarà la stessa che hanno dimostrato negli ultimi sessant’anni di questo dopo guerra, allora siamo fottuti..! Se seguiteranno a giocherellare in allegre masturbazioni mentali per stabilire chi è più “fascista DOC”, chi interpreta con più esattezza il pensiero di Mussolini e chi lo sa trasporre meglio nei tempi moderni, allora i risultati saranno quelli dei precedenti sessant’anni e cioè un bel niente condito di nulla! Se manca loro la fantasia per crearne di proprie, prendano per favore esempio dalle strategie di quei movimenti che hanno saputo penetrare la pubblica opinione e creare un seguito popolare di tutto rispetto anziché fare gli schizzinosi ed i superiori guardandosi narcisisticamente allo specchio della propria ambizione personale e della propria intellettualità intellettualoide! Se no la rivoluzione si farà egualmente, ma la faranno gli altri e noi avremo perso per l’ennesima volta il tram della storia! Ma forse siamo già destinati così perché la statura dei nostri capi è quella dei nani e non quella dei giganti.

 

Alessandro Mezzano

La rivoluzione prossima venturaultima modifica: 2012-05-29T21:46:00+02:00da ereticus3
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