Un incontro straordinario che può cambiare la nostra vita

Evangelici.jpgLa tomba vuota e l’annuncio della resurrezione di Gesù fatto dall’angelo alle donne che si erano recate al sepolcro, avevano prodotto in loro sentimenti contrastanti: prima un grande spavento e poi una grande gioia, quella di sapere che Gesù era veramente risorto così come lui stesso aveva detto.

 Una gioia da condividere con i discepoli, un’emozione da trasmettere. La resurrezione confermava che il sacrificio di Gesù era gradito a Dio come sacrificio espiatorio per i peccati del mondo, confermava che tutto quello che Gesù aveva detto si era adempiuto, perciò egli era davvero il figlio di Dio che stava per tornare in cielo da dove era venuto. Infatti quaranta giorni dopo la gloriosa resurrezione e dopo varie apparizioni ai discepoli, il Signore Gesù condusse questi ultimi sul Monte degli Ulivi e continuò a parlare loro del regno di Dio. Come giunsero sul Monte alzate le mani, li benedisse e nell’atto della benedizione i suoi piedi si staccarono da terra ed ascese al cielo. I discepoli con gli occhi fissi lo seguivano mentre ascendeva, ma all’improvviso due uomini vestiti di bianco si presentarono e dissero: “Uomini galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù che vi è stato tolto ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera, così come lo avete visto andare in cielo”. (Atti 1:11) Dal cielo era venuto al cielo ritornava, la sua grande opera era compiuta!Aveva vinto il mondo, aveva distrutto le opere di Satana, aveva distrutto la morte e prodotto la Luce, la Vita e l’Immortalità per l’uomo, la cui disubbidienza nel giardino dell’Eden lo aveva reso schiavo del peccato. Ora finalmente con la crocifissione e la resurrezione, il Signore Gesù lo aveva liberato da questa schiavitù riscattandolo con un prezzo altissimo: la morte in croce! La conseguenza di tale sacrificio è la nostra redenzione, opera del tutto divina poiché essa è stata voluta, preparata e compiuta da Dio stesso; da soli non ci saremmo mai riusciti e solo per Grazia del Padre Celeste ciò è stato possibile. Essa ha segnato l’alba di una fase nuova e decisiva, in cui il bene ha trionfato sul male. La conseguenza naturale dell’accettazione da parte nostra della redenzione è la rigenerazione, è una vita nuova vissuta con Cristo e il coronamento di questa opera sarà la nostra
santificazione e la nostra gloria eterna. I riscattati saranno scagionati da ogni colpa, grazie al sacrificio di Cristo che è morto e risuscitato,  che siede alla destra del Padre ed intercede per loro. Come afferma il profeta Isaia, “quelli che saranno riscattati torneranno a Sion con canti di gioia, una gioia eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia e il dolore e il gemito fuggiranno”. Vivere questa redenzione significa accettare l’opera di Cristo e saperlo amare perché lui ci ha amati per primo; significa avere sempre presente la sua morte ed avere orrore del peccato che ci rende schiavi di Satana. Diventare cristiano significa accettare questa redenzione, iniziando con Cristo una relazione che neppure la morte farà cessare, anzi la porterà a compimento; significa ristabilire il rapporto di comunione e d’amore con il Padre Celeste in termine di giustificazione, di riconciliazione e di perdono. Cristo è perciò l’unico mediatore tra Dio e noi, non c’è altra via che conduce al Padre misericordioso, che accoglie nel suo Regno chiunque accetta questo Mediatore.
Chiesa Cristiana Evangelica

 

Colle Macchiuzzo (Via delle Orchidee)
Termoli
Via dei Grecis, Isernia
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info@evangelicatermoli.org

 

Un incontro straordinario che può cambiare la nostra vitaultima modifica: 2012-05-27T05:20:00+02:00da ereticus3
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