Discrezionalità

parlamento-italiano.jpgTra le tante soavi imbecillità che circolano in questi giorni tra le file del PDL a proposito della “riforma epocale della giustizia” c’è quella della necessità di rendere l’azione penale dei PM, non più obbligatoria come vorrebbe la logica, ma sottoposta alla discrezionalità del parlamento.

L’On. Straguadagno sosteneva, in una trasmissione sulla 7, che essa viene già applicata perché, per esempio, le denuncie dei furti d’auto servono solamente a far risarcire il danno dalle assicurazioni, ma che non vengono neppure svolte le indagini per il recupero del maltolto e la punizione dei colpevoli. Con questa maliziosa stupidaggine, l’on Straguadagno avrebbe voluto contrabbandare il concetto che, dato che non è possibile in pratica perseguire tutti i reati, il parlamento avrebbe deciso quali perseguire e quali no. A parte la considerazione che un tale concetto implica affermare che la legge non è uguale per tutti ( il che è di per se una bestemmia giuridica e costituzionale ) ci pare che ci voglia una grande faccia di bronzo come solo l’On. Straguadagno ha per farci credere che il parlamento non farebbe delle scelte per coprire quei reati che interessano la nostra corrottissima classe politica. Quella classe politica che in passato, quando vigeva l’immunità parlamentare ed era necessaria “l’autorizzazione a procedere” per incriminare un parlamentare anche per Reati comuni e non attinenti alla sua funzione, negò tale autorizzazione per reati come furto, assegni a vuoto, truffa, violenza privata, ecc. ecc. ecc. tanto da stabilire, al posto dell’immunità parlamentare, una vera e propria impunità! Insomma, in pratica, si stabilisce che certe azioni siano reato, ma poi si dà la licenza di commetterli data la non perseguibilità degli stessi. ….! Di più, conoscendo la nostra classe politica, le tante leggi “ad personam” fatte solamente per favorire Berlusconi e conoscendo la propensione di tanti personaggi della politica a comportarsi come mascalzoni, dovremmo veramente fidarci che il parlamento non farebbe una selezione dei reati da perseguire che escluderebbe qui reati per i quali essi stessi sono indagati? Non è un processo alle intenzioni, ma solamente un prendere nota dei comportamenti passati per prevederne quelli futuri, il che è semplice buon senso. Perché invece non Informatizzare veramente i tribunali, trasmettere gli atti per posta certificata anziché far fare le notifiche a mano dall’ufficiale giudiziario, trasformare le sanzioni penali in amministrative per i piccoli reati in modo da liberare i tribunali di un bel 60% – 70% dell’intasamento che oggi li paralizza e snellendo così procedure ed iter e dando ai Cittadini la possibilità di veder le cause che li riguardano andare a buon fine in tempi accettabili così come avviene nel resto del mondo civile? Perché non prevedere, fatte salve tutte le garanzie, a che nei processi la difesa non abbia più come ora la possibilità di appellarsi a dettagli insignificanti e formali per ottenere rinvii su rinvii con il solo scopo di allungare i tempi processuali sino alla prescrizione finale quando essa è l’alternativa ad un’impossibile assoluzione? Queste ed altre sarebbero riforme efficaci ed a bassissimo costo, ma l’obiettivo di questo governo e di questa maggioranza ad esso asservita non è quello di migliorare la giustizia, ma bensì di addomesticarla ai comodi di Berlusconi e di una classe politica corrotta! Svegliatevi gente e non fatevi abbindolare dagli incantatori di serpenti…!!!

 

Alessandro Mezzano

Discrezionalitàultima modifica: 2011-03-13T06:18:43+01:00da ereticus3
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