Ci siamo, oramai è questione di una manciata di giorni ed il federalismo diventerà legge dello Stato. Berlusconi ha trovato una ventina di mercenari che gli garantiscono una maggioranza parlamentare e quindi non avrà nessuna scusa per negare a Bossi l’unica ragione per la quale la lega ancora lo sostiene e d’altra parte, senza il sostegno della lega il governo cadrebbe, la maggioranza sfumerebbe anche dopo altre elezioni anticipate e Berlusconi dovrebbe sostenere subito i suoi processi ed avviarsi a varcare l’ingresso delle patrie galere.
In compenso, alle prossime elezioni Bossi sarà premiato con un aumento di voti che al nord non potranno che provenire dal PDL che perderà consensi. Certamente questa riforma é dunque figlia della situazione processuale di Berlusconi causata a sua volta dalle tante mascalzonate che egli ha commesso e del ricatto che Bossi ha saputo tessere garantendogli l’impunità con il suo appoggio al governo in cambio del federalismo. Dobbiamo constatare che una forza politica che conta sul piano nazionale una consistenza che non supera il 10% dei consensi ha ottenuto, per le cause poco pulite suddette, di realizzare il suo programma politico alla faccia del restante 90% degli italiani … Noi, come già affermato più volte in passato, siamo assolutamente contrari al federalismo ed in specie a questo federalismo leghista che è un federalismo razzista, disgregatore dell’unità nazionale, egoista e, in un tempo di grandi aggregazioni supernazionali a causa del rimpicciolimento del “villaggio globale”, anche un po’ stupido, arretrato e sorpassato. Per noi la Nazione è di per se un valore e, mentre ammettiamo la possibilità di un decentramento amministrativo che porterebbe ad uno snellimento della burocrazia e ad un parziale svuotamento dei “carrozzoni” clientelari, non ammettiamo la separazione politica, culturale ed etnica tra le varie regioni. Per di più, in tutta la storia del mondo, nel passato il federalismo si è sempre realizzato per unire realtà diverse e mai per separare realtà già unite. A parte comunque quelle che sono le nostre convinzioni e scendendo alle conseguenze pratiche che il federalismo, così com’è concepito dalla lega, porterà, dobbiamo constatare anche un’incongruenza nel comportamento elettorale dei cittadini del sud Italia. Perché è pacifico che chi avrà più da rimetterci in questo federalismo sarà il meridione che vedrà decurtate in modo drastico le proprie entrate con ricadute negative sui servizi, sull’occupazione già scarsa e sulla creazione delle infrastrutture necessarie a farlo ripartire. A questo punto non riusciamo a capire come mai il serbatoio più grande di voti del PDL, che è alleato di Bossi e succube della lega per quanto riguarda il federalismo, sia proprio quel sud che dal federalismo avrà così poco da guadagnare.. E come se i tacchini votassero per il Natale..!! E non ci si venga a dire che una siringa non può costare 1 euro a Torino e 20 euro a Catania perché per questo tipo di cose non serve il federalismo, basterebbero i carabinieri e la magistratura se si avesse la volontà politica e civile di usarli..!!
Alessandro Mezzano