Le ragioni dell’astensione

logo.jpgSenza voler prendere le parti di nessuna delle squadre in lotta per vincere le elezioni Europee e amministrative che si sono svolte il 06 Giugno scorso, ci piacerebbe però fare alcune considerazioni soprattutto su quella che a noi pare una scarsa considerazione da parte dei politici (Tutti..) sia dell’intelligenza dei Cittadini che dei loro veri problemi e delle priorità che a tali problemi vengono assegnate.

Non vorremmo essere tacciati di qualunquismo a causa della nostra scarsa considerazione per tutti i partiti in lizza che ci porta a non sceglierne nessuno in quanto nessuno ci rappresenta e nessuno, secondo noi, fa i nostri interessi, ma tutti sono tesi a raggiungere obiettivi privati, personali o di gruppo che spesso sono addirittura in contrasto con gli interessi dei cittadini. Secondo noi e secondo la logica, è sufficiente analizzare la situazione esistente, creata dalla inefficienza dei politici e comunque mai sanata da essa, sui principali problemi che pesano sulla quotidianità di ciascuno di noi, per capire quanto sia vero ciò abbiamo Giustizia: I tempi dei processi, a causa della pletora di leggi e di procedure che non hanno corso in Nessuna altra Nazione Europea, sono mediamente talmente lunghi che, quando si arriva alla fine del percorso, la giustizia si è persa per strada dato che gli effetti non sono più in grado di sanare le situazioni per le quali la causa era iniziata e per il fatto che una sentenza che arriva dopo 10 – 15 anni, non è di per se stessa la realizzazione della giustizia! Spessissimo poi i tempi lunghissimi sono titolo di impunità per i colpevoli perché quasi sempre, in corso di processo, scattano i tempi di prescrizione dei reati ( che recentemente sono stati anche accorciati..). A tutto ciò, i vari governi, di ogni colore, hanno saputo rispondere con amnistie, indulti, leggi “ad personam”, tagli dei bilanci della giustizia e della polizia senza mai porsi il problema di semplificare leggi e procedure, di riorganizzare la magistratura rendendola più efficiente e, soprattutto, dare a tutti la “certezza della pena”! Lavoro: Nel corso dei decenni è aumentata la precarietà del posto di lavoro, è diminuito il potere d’acquisto dei salari, sono aumentati gli incidenti sul lavoro, non si è fatto praticamente nulla di efficace per combattere il lavoro nero, la delocalizzazione delle fabbriche all’estero e lo sfruttamento del “caporalato” nel sud..! L’articolo 46 della costituzione che prevede, seppure blandamente, una forma di cogestione delle aziende da parte dei lavoratori è, da 64 anni inascoltato e NESSUNO MAI, né a destra, né a sinistra, ha proposto una legge applicativa di tale articolo. Sicurezza: Al di là del nostro parere, parlano le cronache quotidiane che denunciano un crescendo impressionante di furti, rapine, stupri, omicidi, spaccio di droga e prostituzione. Negli anni abbiamo sentito tantissime chiacchiere da parte di TUTTI, ma, alla prova dei fatti, nulla è stato fatto per cambiare in meglio la situazione. Crederemo a ciò che la politica sta blaterando quando le statistiche dimostreranno una sostanziale diminuzione dei reati..! Sanità: Ciascuno di noi prova ogni giorno sulla propria pelle i ritardi, le lunghissime attese, le inefficienze della sanità tanto che spessissimo, per risolvere i problemi di salute è necessario ricorrere alle cure private che però non sono alla portata delle tasche di tutti! Due esempi per tutti: laddove le prenotazioni per una visita specialistica od un esame diagnostico nelle strutture pubbliche richiedono tempi di mesi, se si ricorre ai servizi privati o “intra moenia”, tali tempi si riducono a pochi giorni. I farmaci venduti in Italia costano mediamente dal 20% al 50% in più che in altri Paesi Europei! Ricerca: Le statistiche internazionali pongono l’Italia agli ultimi posti del mondo civilizzato per quanto riguarda la ricerca del settore pubblico, sia per gli scarsi risultati ottenuti che per la miserevole quantità di investimenti calcolata in percentuale sul PIL del Paese. Il risultato è che i nostri migliori cervelli ( formati in Italia con denaro pubblico) debbono emigrare all’estero, dove sono bene accolti, per potere svolgere in dignità il loro lavoro di ricercatori mentre le nostre aziende sono sempre più tributarie verso brevetti stranieri i cui costi sono riversati sui prezzi che noi paghiamo. Anche in questo campo la politica non ha fatto nulla ed anzi, recentemente, si sono effettuati ulteriori tagli sui finanziamenti pubblici per la ricerca. Parlamento: Abbiamo un Parlamento di oltre 900 membri, numero esorbitante e tra i più alti in assoluto nel mondo che non è assolutamente necessario, né in termini di rappresentatività, né in termini di congruità per svolgere il lavoro di produrre leggi per il Paese. Inoltre i nostri parlamentari sono i più pagati d’Europa ( a fronte dei salari più bassi d’Europa) ed anche le spese generali per gestire il Parlamento sono altissime (un esempio: un usciere parlamentare va in pensione con € 8.000 al mese..!) mentre è sufficiente essere eletti per una legislatura per avere diritto alla pensione a vita…! Inoltre nel Parlamento ci sono decine e decine di pregiudicati e condannati in via definitiva per reati comuni per non parlare poi dei drogati ( una recente inchiesta delle “Iene” provava che il 25% dei parlamentai fa uso di Cocaina..). In più i parlamentari, che in democrazia dovrebbero rappresentare il popolo, non sono scelti dai Cittadini, ma “nominati” dalle segreterie di partito per meriti di casta, di gerarchie, di obbedienza e non certo per meriti personali. Questione morale: Dalla situazione di vertice del governo e del Parlamento, discende direttamente la situazione inaccettabile della “Questione morale” che vede corruzione, interesse privato in questioni pubbliche, appalti truccati e conniventi con la mafia, impossessamento da parte della politica di tutte le leve di potere ad ogni livello, dal più alto al più infimo per asservire ai propri obiettivi di cosca tutte le energie del Paese. Scalate illegali alle banche, privilegi fiscali alle COOP, licenze di reti TV in contrasto con le sentenze della corte Europea, leggi ad persona fatte apposta per sfuggire ai processi per reati comuni, connessione con le cosche delle mafie, ecc. ecc. ecc. ecc. sono i risultati sotto gli occhi di tutti noi. Anche qui tante chiacchiere da parte di tutti, ma mai nessun risultato che abbia cambiato le cose! Mafie: Nonostante i ripetuti proclami che ogni governo ha fatto, il risultato pratico è che le mafie si stanno impossessando sempre più del controllo del territorio e si insinuano sempre di più nelle istituzioni e nella finanza nazionale tanto da costituire oramai uno stato all’interno dello Stato. Il Giudice Falcone, che di mafia si intendeva, nel suo libro “ cose di cosa nostra” afferma che nel dopo guerra “.. lo stato è colluso con le mafie..” e se lo dice Falcone gli si può credere..! Trasporti: In una Nazione con quasi 3.000 chilometri di coste di un mare interno tranquillo ed ideale per la navigazione assistiamo al paradosso di un trasporto che è stato organizzato per l’ottanta per cento su strada con il risultato di un costo altissimo, di un inquinamento altissimo e di una totale dipendenza dai padroni del petrolio. Se teniamo conto che in Europa si sfruttano addirittura moltissimi fiumi per il trasporto delle merci ( il porto di Ludwigshafen sul Reno ha una movimentazione merci che è pari al 65% di quello del porto di Genova ), mentre da noi non abbiamo mai sviluppato un cabotaggio marittimo solamente per favorire gli interessi della FIAT, c’è di che inorridire! Se in Italia si sviluppasse il cabotaggio marittimo ed il trasporto su ferrovia, tutti ne trarrebbero dei grandi vantaggi con riduzione drastica dei prezzi, dell’inquinamento e con un enorme snellimento del traffico autostradale. Queste che abbiamo descritte sono solo alcune delle inadempienze della politica nel suo complesso e la colpa di ciò ricade su tutti, destra, sinistra e centro senza distinzioni per cui, tornando alle dichiarazioni iniziali, nessuno di costoro ci rappresenta e rappresenta gli interessi dei cittadini ed è per tutto ciò che noi abbiamo fatto la scelta dell’astensione che non è una scelta di indifferenza, ma di protesta! A chi dice che non scegliendo noi scelgono gli altri e che favoriamo la permanenza di questo stato di cose rispondiamo che, dato che nessuna delle forze politiche in campo ha dimostrato di volere cambiare realmente qualche cosa, anche votando favoriremmo la permanenza dell’attuale stato di cose con la differenza che ne saremmo complici..!!

Alessandro Mezzano

Le ragioni dell’astensioneultima modifica: 2009-06-08T07:00:00+02:00da ereticus3
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