Terremoto politico in Sicilia, Centrodestra a pezzi

raffaelelombardo.jpgTre magistrati, un imprenditore impegnato nella lotta al racket, solo una parte del Popolo della Libertà e nessun uomo dell’Udc. Nasce la nuova giunta siciliana guidata da Raffaele Lombardo. Il leader dell’Mpa ha annunciato i nomi dei primi assessori del governo-bis chiudendo così la crisi che si era aperta lunedì quando il presidente della Regione aveva azzerato la giunta in seguito agli scontri con gli alleati.

Nel nuovo governo di Lombardo non entra tutto il Pdl, ma solo la componente che fa capo al sottosegretario Gianfranco Micciché (a lui fanno riferimento i due assessori confermati Giambattista Bufardeci e Michele Cimino) oltre a Luigi Gentile ex di An anche lui deciso a sfidare il diktat dei vertici del partito che hanno minacciato di espulsione chiunque avesse accettato la proposta di entrare a far parte del Lombardo-bis.

Nella nuova compagine ci sono poi due uomini dell’Mpa, il partito del presidente (Roberto Di Mauro e Giuseppe Sorbello) e soprattutto dei tecnici. I nuovi entrati sono Marco Venturi, presidente della Piccola industria di Confindustria Sicilia, il magistrato Caterina Chinnici, figlia del consigliere istruttore ucciso dalla mafia, e l’avvocato amministrativista Gaertano Armao. Lombardo ha deciso di tenere per sé le deleghe dell’Agricoltura e del Lavoro.

Tra i tecnici sembrava entrasse il rettore dello Iulm e presidente della Fondazione Banco di Sicilia Gianni Puglisi. Restano a disposizione due posti in giunta che Lombardo tiene liberi per proseguire la trattativa con il resto del Pdl, l’area che fa capo al coordinatore regionale Giuseppe Castiglione e al ministro della Giustizia Angelino Alfano, e con l’Udc di Salvatore Cuffaro che per il momento ha annunciato di “voler stare all’opposizione di questo governo”.

Durissima la reazione del Pdl: i coordinatori Denis Verdini, Ignazio La Russa e Sandro Bondi invitano Raffaele Lombardo ad evitare “eccessi e furbizie” nel definire la nuova Giunta regionale della Sicilia e ad attendere le elezioni per arrivare poi a una soluzione condivisa con i “vertici nazionali e regionali” del Pdl.

“Il coordinamento nazionale del Pdl – si legge nella nota – conferma quindi il giudizio negativo sui modi e sui tempi con cui l’onorevole Lombardo ha affrontato il ripensamento sulla composizione della giunta che per primi avevamo e continuiamo a sollecitare, ma nelle forme utili per un rilancio dell’amministrazione siciliana. Senza la matassa polemica influenzata dal clima elettorale. Il coordinamento nazionale del Pdl rinnova quindi l’invito a operare, tutti, senza presunzione e facendo prevalere realmente gli interessi della Sicilia attraverso un necessario anche se faticoso lavoro di condivisione”.

“In ogni caso – sottolineano i tre coordinatori nazionali del Pdl – nessuna delle soluzioni che prima delle elezioni venisse autonomamente assunta dal presidente Lombardo o, in ipotesi, da singoli deputati regionali, potrà trovare accoglimento nemmeno come soluzione transitoria o potenziale senza una intesa e condivisione con i vertici del Pdl. In definitiva, spetterà al coordinamento nazionale del Pdl, di intesa con i coordinatori regionali e i capigruppo, valutare ogni prospettazione nei tempi da noi preannunciati”.

SICILIA, ALFANO: ESPRIMO DISAPPUNTO E DISSENSO

“Disappunto” e “dissenso” sono stati espressi dal ministro Agelino Alfano per il metodo “della trattativa privata” e per “chi se ne è reso protagonista” che ha portato alla nomina di Gaetano Armao nella nuova giunta siciliana. “Apprendo dai giornalisti, con grande dispiacere e mentre presiedo il G8 Giustizia-Affari Interni, che l’avvocato Gaetano Armao sarebbe entrato nella giunta Lombardo-bis per conto dell’on. Dore Misuraca”. Afferma, in una nota, il ministro della Giustizia Angelino Alfano che poi precisa: “Per evitare proprietà transitive, ormai del tutto improprie, e spiacevoli equivoci – poiché era nota la mia amicizia con l’on. Dore Misuraca -, preciso, ribadisco e riaffermo la mia convinta adesione alla linea che gli organi del mio partito, con la mia piena condivisione, hanno scelto nel rapporto con il governo Lombardo”. Alfano, però, esprime il suo “fermo disappunto” e “il mio indignato dissenso per il metodo della trattativa privata e per chi se ne è reso protagonista”.

SICILIA, LA RUSSA: FUORI DA PDL CHI ADERISCE A GIUNTA

“Vedo dichiarazioni un po’ agitate, nel tentativo un po’ maldestro del presidente Lombardo di inserire in un contesto elettorale l’annuncio di una futura giunta regionale. Dico futura, perché è di tutta evidenza che, a parte uomini dell’Mpa, nessuno dei nomi del Pdl che ha indicato ha potuto aderire, né può aderire, alla sua richiesta senza un’autoesclusione dal Pdl”. Così da Torino, Ignazio La Russa, interviene sulla questione della giunta regionale siciliana. “Non mi piace che abbia inteso dividere in quelli che ha già scelto e in quelli da indicare – ha detto ancora il ministro della Difesa e coordinatore Pdl – ma nessuno potrà aderire alla sua richiesta, ma al massimo cortesemente ringraziare riservando ogni decisione alla valutazione degli organi centrali e regionali del Pdl”. “Se così non fosse stato – ha proseguito – si sarebbero posti fuori dall’appartenenza al Pdl”.

“Per quanto riguarda l’immediato futuro, Lombardo dovrà rassegnarsi. Noi non vogliamo che il governo della Sicilia ed il suo rilancio possa essere confuso, a torto o a ragione, con furbesche manovre elettorali e pertanto dedicheremo questi otto giorni non solo alla campagna elettorale ma a rasserenare gli animi. Se lui vorrà, saremo pronti a discutere dei veri problemi siciliani senza preclusioni e preconcetti a partire dal giorno 8. Se non vorrà – ha concluso – amici come prima e ciascuno per la propria strada”.

IL PARTITO DEMOCRATICO RESTA ALL’OPPOSIZIONE – “Né io né il Partito Democratico abbiamo nessuna volontà di scambiarci i ruoli, né di attuare una compromissione che gli elettori non capirebbero e che tradirebbe loro scelta dell’anno scorso”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo.

http://www.affaritaliani.it/politica/sicilia-giunta-pdl-raffaele-lombardo290509_pg_1.html

Terremoto politico in Sicilia, Centrodestra a pezziultima modifica: 2009-05-29T17:48:18+02:00da ereticus3
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