Nuovo piano regolatore portuale.

17103391_1319837931431680_576261991991794111_nLo stop della commissione consiliare regionale all’approvazione del nuovo piano regolatore portuale, mi ha ispirato alcune riflessioni sul progetto di riqualificazione urbana targato Sbrocca. Partiamo dal fatto, assodato, che il porto non è comunale ma, in quanto bene demaniale, affidato in tutto e per tutto alla Regione Molise. Questo aspetto, apparentemente irrilevante, assume, a mio avviso, importanza fondamentale se si vuole a tutti i costi collegare, in maniera esclusiva, la viabilità portuale, ovvero la viabilità di un porto regionale, alla rete viaria comunale. Di fatti, la nuova viabilità urbana pensata dalla Giunta Sbrocca, per intenderci quella che comprende il tunnel, prevede il collegamento in entrata ed uscita dalla città, attraverso il tragitto che parte da viale dei Marinai d’Italia, passa per la “stravagante” galleria e quindi per il porto, e infine arriva al lungomare Cristoforo Colombo. A questo punto, devo fare un piccolo inciso: in occasione delle festività di San Basso un marinaio della capitaneria di porto mi bloccò invitandomi ad invertire la marcia in quanto il porto per l’occasione era chiuso al traffico. Oltretutto, basta girare qualche porto d’Italia per accorgersi che sono fisicamente separati dal resto delle reti viarie a cui sono collegati; in altre parole, se il porto di Termoli fosse come altri porti italiani, sulla discesa del porto, ad occhio e croce davanti alla Dogana prima di arrivare alla chiacchierata rotonda delle paranze, ci dovrebbe essere un passaggio a livello con tanto di personale a controllare gli ingressi. Lo stesso dovrebbe accadere, in regime di normalità, subito dopo la seconda galleria, prima dell’altrettanto discussa rotonda col timone, lungo viale dei Marinai d’Italia. Ora, ammettiamo per ipotesi, io spero remota, che la storia del tunnel passi e che la viabilità comunale attraversando il porto colleghi viale dei Marinai D’Italia con via Cristoforo Colombo, in tal caso l’anello viario corso Fratelli Brigida, via Roma, via Sannitica, corso Mario Milano, verrebbe spezzato dalla pedonalizzazione di via Roma. Ora ammettiamo, sempre per ipotesi, questa per niente remota (vedi i recenti fatti di cronaca di Francia e Germania) che tutti i porti italiani per ragioni di sicurezza nazionale vengano chiusi e gli accessi sottoposti a controlli di filtraggio (check in) per rischio attentato, la rete viaria comunale resterebbe interrotta dal TUNNEL e questa circostanza imporrebbe al futuro sindaco (speriamo non sia l’attuale) di riaprire il traffico su via Roma e Piazza Sant’Antonio, ripristinando lo stato attuale con enorme beffa per tutti, pure per coloro che oggi sostengono questa opera faraonica ed inutile. Pertanto, rivolgo un invito agli amministratori: RIFLETTETE SU QUESTE COSE…siete ancora in tempo per invertire la rotta ed evitare che il danno diventi irreparabile…
Ciro Stoico

Nuovo piano regolatore portuale.ultima modifica: 2017-03-11T08:13:55+01:00da ereticus3
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