Termoli |
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Molise | ||||||||
Provincia: | Campobasso | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 15 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 55,10 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 575,42 ab./km² | ||||||||
Comuni contigui: | Campomarino, Guglionesi, Petacciato, Portocannone, San Giacomo degli Schiavoni | ||||||||
CAP: | 86039 | ||||||||
Pref. tel: | 0875 | ||||||||
Codice ISTAT: | 070078 | ||||||||
Codice catasto: | L113 | ||||||||
Nome abitanti: | termolesi | ||||||||
Santo patrono: | San Basso,San Timoteo | ||||||||
Giorno festivo: | 3 agosto | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Si caratterizza per la presenza di un promontorio sul quale sorge l’antico borgo marinaro, delimitato da un muraglione che cade a picco sul mare. La città si estende oggi sulla costa e verso l’interno, ma il suo centro propulsore è il promontorio sul mare Adriatico, sede del caratteristico Borgo Antico, topograficamente diviso dal resto della città dalle mura di contenimento e dal Castello. In regione è uno dei comuni di maggior importanza.
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LA STORIA
Il nome di Termoli: Il suo etimo è variamente discusso e prevalentemente individuato nelle combinazioni “TERMINE”, punto estremo di regioni e possedimenti, e “THERMULAE”, attribuita per la particolare natura del luogo. Quest’ultima denominazione si riscontra nell’antichissimo stemma della città. “CIVITAS THERMULARUM” per antiche scaturigini di acque termali scomparse per terremoti.
Le origini di Termoli si perdono nel tempo: nessuna tradizione ci precisa quando fu fondata, quantunque dai ruderi ancora rimasti è lecito argomentare ch’essa fu antichissima città frentana, fiorente al tempo dell’Impero Romano, quanto, se non più, delle città sorelle Buca, Histonio e Larinum. Altri sostengono che la sua origine è da rifarsi ai Goti, quando nel 412 d.C., dopo aver distrutto Cliternia ed altri centri, constrinsero quegli abitanti a fuggire sul vicino promontorio fondando Termoli. Durante il Medioevo, quale cittadina di mare, subì molti assedi e fu distrutta dai Saraceni nell’827 e da Lotario III nel 1173. Nota al tempo dei Longobardi, come possedimento dei Duchi di Benevento – Zottoni e Arechi II – durante la dominazione dei Franchi fu assegnata al Ducato di Spoleto. Successivamente Federico II la rese inespugnabile fortezza. Come se non bastasse, nel 1456 la città fu devastata dal terremoto e quello che rimase in piedi fu donato da Ferdinando d’Aragona ad Andrea di Capua. Nel 1566 fu preda dei turchi di Pialy Pascià per completare l’opera di distruzione. Dimenticata per due secoli e mezzo dagli invasori, la cittadina reagì finalmente alla conquista napoleonica, anche se il gesto disperato non servì a nulla.
tratto dal Sussidiario “A spasso per Termoli” del 1990