I tre giorni più famosi che la storia ci ha tramandato riguardano l’episodio avvenuto oltre 2000 anni fa nel tempio di Gerusalemme nel periodo di Pasqua: “distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Oggi l’Amministrazione Sbrocca tenta di entrare nella storia attraverso 3 fantomatici e famigerati giorni. I 3 giorni sono quelli che intercorrono tra la data della determinazione di revoca 02 dicembre e la data della conferenza stampa 05 dicembre in cui si denunciavano le spese sostenute dalla Pro loco divenute ormai per l’opinione pubblica “PAZZE”.
Questi fantomatici 3 giorni hanno consentito all’Amministrazione Sbrocca di ribaltare le posizioni e divenire paladine della correttezza amministrativa. Il popolo termolese, con il referendum costituzionale ha dimostrato di essere ormai immune alle bufale, termine di moda, propinate da questa classe politica e dall’informazione di regime che comunica e non informa .
Il primo accesso agli atti, per ottenere copia delle note spese “LIQUIDATE” alla Pro Loco, è datata 30 SETTEMBRE, risulta inevasa, la seconda è datata 20 OTTOBRE con ottenimento dei documenti nel mese di NOVEMBRE. Il confronto risulta impari, 3 MESI, contro 3 giorni.
L’iter amministrativo di un procedimento, in tutte le sue fasi è disciplinato dalla legge e non è una prerogativa del Dirigente e dell’organizzazione politica. L’atto di liquidazione è regolamentato dall’Art. 184 (Liquidazione della spesa) del Testo unico degli ENTI LOCALI, al comma 2 recita…”La liquidazione compete all’ufficio che ha dato esecuzione al provvedimento di spesa ed è disposta sulla base della documentazione necessaria a comprovare il diritto del creditore, a seguito del riscontro operato sulla regolarità della fornitura o della prestazione e sulla rispondenza della stessa ai requisiti quantitativi e qualitativi, ai termini ed alle condizioni pattuite.”.
La successiva pubblicazione sull’albo Pretorio ha conferito all’atto amministrativo l’efficacia e produce gli effetti previsti. Probabilmente se il Settore Finanze non ha liquidato i 22,710 euro alla Pro loco è solo, forse, perché le casse del comune sono VUOTE.
Credo che questo tentativo maldestro intrapreso dalla parte politica di questa amministrazione e cioè quello di scaricare le responsabilità sugli altri, divenendo anch’essa parte lesa, lo reputo un atto di basso profilo politico. Non si è sindaco solo il 24 del mese .
Ciro Stoico