Tra i motivi addotti dai sostenitori del SI vi è la riduzione dei costi della Politica. Qualora la riforma venisse approvata, cosa che non mi auguro, si passerà dagli attuali 315 senatori a 100, con un risparmio in termini di costi di circa 50 milioni di euro annui .
Mi sono chiesto dei 315 senatori cosa ne sarà? Ritorneranno a condurre la propria vita , con la propria famiglia, ritorneranno a svolgere il proprio lavoro o saranno allocati in qualche stanza di “compensazione” della politica. INCARICO , CONSULENZA , DIREZIONE , ect ect . In Italia “ Secondo un’analisi della Uil sono oltre 1,3 milioni le persone che vivono direttamente, o indirettamente, di politica. Ogni anno i costi della politica, diretti e indiretti, ammontano a circa 18,3 miliardi di euro, a cui occorre aggiungere i costi derivanti da un “sovrabbondante” sistema istituzionale quantificabili in circa 6,4 miliardi. Totale 24,7 miliardi( fonte: sole 24ore ) . Basti pensare che il Senato della Repubblica dal 2012 al 2015 è costato circa 2 miliardi di euro, mediamente 500 milioni di euro annui. A questi se andiamo a sottrarre i 50 milioni risparmiati avremo un costo annuo di 450 milioni per consentire a 100 fantomatici senatori nominati tra i consiglieri regionali e sindaci di riunirsi una tantum.
E’ mortificante scoprire che un Ministro della Repubblica misuri la dignità, la libertà, e il libero arbitrio di un cittadino con 80 euro.
IO VOTO NO
Ciro Stoico