Nei giorni scorsi abbiamo appreso dagli organi d’informazione nazionali che una ragazza affetta d’ autismo è stata esclusa dall’elenco dei partecipanti alla gita (Legnano). Il motivo dell’esclusione è stato: nessuna compagna era disposta a dormirci insieme. I genitori della ragazza rammaricati hanno denunciato l’accaduto. E’ chiaro che al fatto, di una gravità assoluta, e senza la denuncia dei genitori, dovevano porre rimedio gli insegnanti, la scuola, il Dirigente, le Istituzioni, lo STATO. Ma a poche ore dalla partenza della scolaresca verso l’Austria, il Ministero è intervenuto annullandola, per poi consentire di riprogrammarla e dare modo, all’ alunna esclusa, di parteciparvi. Sono passati quasi quaranta anni dall’abolizione delle classi differenziali e assistiamo ancora passivamente a questi episodi. In un paese civile, più un bambino vive un disagio e più deve essere integrato e non essere emarginato. Il comune di Termoli anche quest’anno ha aderito alla giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo promossa dalla Fia, illuminando di blu il Palazzo di Città. L’anno scorso è stato possibile grazie al contributo GRATUITO di una ditta, quest’anno presumo abbia provveduto direttamente il comune, visti i risultati. Il gesto, simbolico, doveva accendere un faro sulla tematica e scuotere la coscienza di molti, visto che ci sentiamo solidali solo quando viene occupato uno stallo riservato alle persone con disabilità. Non voglio commentare la foto di quest’anno, ma mi domando il perché vengono erogati migliaia e migliaia di euro di contributi ( in quasi due anni oltre 20.000 euro) alla Pro Loco per “ allacci Enel e fornitura pedane “ e, per illuminare il Comune, si utilizzano due lineette di led.
P.S. Quando un gesto dice più di mille parole….
Ciro Stoico