LITORALE – Anche quest’anno, centinaia di imbarcazioni dei diversi mestieri della piccola pesca costiera accolgono lungo i litorali più belli della penisola amanti del mare in cerca di nuove emozioni. L’attività, che ha registrato lo scorso anno circa 200 presenze, è volta alla diffusione della cultura del mare e del patrimonio di conoscenze e saperi legati ai mestieri e alle tradizioni marinare e viene annoverata a pieno titolo nel settore del turismo responsabile e sostenibile. Contribuisce a migliorare la sostenibilità della pesca, perchè offre la possibilità di diversificare l’attività delle imprese, riducendo la pressione sulle risorse. L’offerta è molto variegata, in funzione delle diverse ricchezze e delle vocazioni territoriali, di coste, lagune laghi o fiumi. I costi variano con il variare della durata e dei servizi offerti ( pasto a bordo, immersioni, etc) a partire da 20 fino ad oltre 100 euro. Strettamente connesso alle attività di pescaturismo, che si svolgono in mare, l’Ittiturismo integra l’offerta turistica dei pescatori con una serie di servizi a terra. Centrato sulla ospitalità nelle caratteristiche abitazioni degli antichi borghi pescherecci e sui servizi di ristorazione a base delle specialità tipiche regionali o locali, l’Ittiturismo include anche tutte quelle attività ricreative e culturali che sono finalizzate alla corretta fruizione degli ecosistemi acquatici e delle risorse di pesca e alla valorizzazione di tutti gli aspetti socioculturali del mondo dei pescatori.