Emergenza draghe idrauliche, verso una nuova strategia

PescaTERMOLI – Segna l’avvio di una forte strategia di rilancio del comparto molluschi bivalvi il seminario nazionale svolto a Roma su iniziativa del Coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative con la partecipazione dei Consorzi di Gestione (COGEVO), dell’Amministrazione nazionale e della ricerca. Visto che la gravità della crisi in atto e la complessità dei temi sul tappeto non consente cali di attenzione, per monitorare in forma continuativa e non episodica l’evoluzione del confronto in sede nazionale ed europea è stata decisa la costituzione di una task force, che già a settembre, appena dopo la pausa estiva, si riunirà per tradurre la roadmap delineata in proposte operative. Due le priorità per l’immediato: la conferma del numero chiuso delle licenze e il rinnovo dell’affidamento della gestione. La Direzione Pesca, rappresentata da Vincenzo De Martino Rossarol e Walter Graziani, condividendo le proposte avanzate, ha assicurato la volontà ed il fattivo impegno dell’Amministrazione a sostenere le esigenze del comparto, preannunciando in particolare che sono state già avviate le procedure per garantire continuità all’attività dei Consorzi. Per superare le tre principali criticità sul tappeto (tolleranza zero su taglia minima di 25 mm, distanza minima dalla costa di 0,3 miglia e mancata classificazione delle acque, legate alle previsioni dei regolamenti Ue sulla pesca nel Mediterraneo e sul “pacchetto igiene” ) non si dovrà lasciare nessuna strada intentata per ottenere, anche nel quadro della nuova Politica Comune della Pesca (PCP) una normativa di riferimento più adeguata. Ciò a partire da un atteso provvedimento nazionale di depenalizzazione del sottotaglia, su cui si sono registrate positive aperture da parte del Ministero. Pur nella consapevolezza che la strada per ovviare ai problemi posti dalla taglia e dalla distanza è impervia, non è una strategia attendista quella avanzata dall’Alleanza delle Cooperative Italiane della pesca, che non si è limitata a proporre una serie di azioni immediate e concrete per dare sollievo alla crisi produttiva, economica ed occupazionale dei COGEVO, ma ha anche posto il problema di avviare un complessivo ripensamento del ruolo dei Consorzi di gestione, nella scia di quell’approccio fortemente innovativo che ha contraddistinto la nascita di questi importanti strumenti di autogestione delle risorse. Le azioni immediate da mettere in campo puntano, tra l’altro, ad assicurare il decollo dei nuovi strumenti assicurativi del FEAMP (Fondi di mutualizzazione per compensazioni finanziarie in caso di eventi climatici avversi e emergenze ambientali o per ragioni sanitarie); a rafforzare l’efficienza gestionale dei COGEVO, mediante l’introduzione di criteri di verifica dei risultati e meccanismi premiali, una maggiore e diretta efficacia degli aspetti sanzionatori e norme di salvaguardia per limitare la concentrazione della proprietà delle imbarcazioni; a rafforzare il ruolo commerciale dei COGEVO, costituendoli come Organizzazioni di Produttori (OP) ai sensi del nuovo OCM pesca. Tra le proposte di cui la task force sarà chiamata a valutare la fattibilità vi è anche quella mirata, nel medio lungo periodo, a dare una articolazione settoriale opzionale all’attività di produzione delle vongole, da attività di prelievo (pesca) ad attività di allevamento (acquacoltura).

Emergenza draghe idrauliche, verso una nuova strategiaultima modifica: 2014-07-23T12:47:00+02:00da ereticus3
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