Pesca, Ue chiude dopo venti anni infrazioni spadare

FeampLITORALE – La pesca italiana in una sola giornata si vede promossa sul fronte delle spadare e bacchettata su quello dei Piani di gestione con il rischio di finire davanti alla Corte di giustizia europea. Dopo oltre 20 anni la Commissione europea ha deciso di chiudere formalmente l’infrazione contro il nostro Paese sulle reti da pesca derivanti, le cosiddette ‘spadare’, vietate nell’Ue. Ha riconosciuto, infatti, che negli ultimi tre anni l’Italia ha fatto sforzi importanti per migliorare il quadro legislativo nazionale, rafforzando il controllo nella lotta contro questo fenomeno. Bruxelles si dice ”convinta che l’Italia manterrà gli sforzi in questo settore, in particolare sul fronte dei controlli, come stabilito dal Piano d’azione sui controlli attuato con la Commissione europea lo scorso anno”. Nella stessa giornata, però, sempre la Commissione europea ha chiesto formalmente all’Italia e alla Spagna di conformarsi alle norme Ue adottando i piani nazionali di gestione per la pesca con reti da traino, sciabiche da natante, sciabiche da spiaggia, reti da circuizione e draghe all’interno delle loro acque territoriali. Si tratta di strumenti importantissimi per uno sfruttamento sostenibile delle risorse ittiche. Bruxelles ha chiesto all’Italia un parere motivato, seconda tappa della procedura d’infrazione e ”in mancanza di una risposta soddisfacente entro 2 mesi potrà ricorrere alla Corte di giustizia Ue”. I piani di gestione di Italia e Spagna avrebbero dovuto essere adottati entro il 31 dicembre 2007, ricorda la Commissione, mentre i due Paesi non dispongono ancora di piani
validi per le attività di pesca condotte con draghe”

Pesca, Ue chiude dopo venti anni infrazioni spadareultima modifica: 2014-07-14T07:42:31+02:00da ereticus3
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