Liceo scientifico “Alfano”: progetto contro la violenza di genere e il femminicidio

ViolenzaTERMOLI – L’idea di fare un progetto sul femminicidio nasce dal desiderio di raccontare, nella Giornata della Memoria, di  altre vittime della storia, delle donne  e della violenza nei loro confronti. Riteniamo importante affrontare questa tematica perché la violenza maschile è stata riconosciuta dall’Onu come la prima causa di morte e di invalidità per le donne in tutto il mondo. Che relazione c’è tra l’attentato al pullmino dell’Università femminile in Baluchistan (12 studentesse uccise) e la giovane colpita a pugni e calci e poi lasciata morire in un cassonetto di una città occidentale? A prima vista nessuna. Eppure è più facile di quanto sembri tracciare una linea sottile che collega questi due avvenimenti a milioni di altri nel mondo: la ragazza smart ed emencipata fatta fuori senza pietà dal “fidanzatino” perché l’ha rifiutato; la casalinga uccisa  a coltellate nella piazza del paese dal marito, come un’esecuzione pubblica, dopo anni di angherie domestiche.  Quando le donne disubidiscono, quando escono dal seminato, dalle regole imposte dalla famiglia, dalla società o dalla politica dominante vengono punite, spesso con la morte, una sentenza definitiva che riporta le cose in ordine. E’ questa la triste verità che lega milioni di omicidi nel mondo e che induce a fare parallelismi  tra Femminicidio ed Olocausto. Non è una battaglia contro gli uomini bensì una rivoluzione culturale da combattere assieme agli uomini. Per alcuni uomini e ragazzi ricorrere alla violenza è un modo per provare a se stessi e alle persone intorno a loro di essere dei “veri uomini”. A molti uomini viene insegnato a reprimere le proprie emozioni ed anche che i sentimenti rendono deboli ed effeminati ma i sentimenti sono parte integrante dell’essere umano. Cercare di reprimere i sentimenti significa spesso vederli riemergere sotto forma di aggressione e violenza. In Europa il femminicidio è un fenomeno che negli ultimi anni conosce un’escalation impressionante: in Italia ogni tre giorni c’è una vittima. La globalizzazione, il liberismo economico, la conseguente precarizzazione dei rapporti interpersonali creano un clima di disuguaglianza sociale che discrimina le donne, costrette in più ruoli, tutti precari e sottopagati. Da molti anni, attraverso il Teatro della Memoria, abbiamo contribuito alla crescita di una educazione civile  rispettosa delle diversità  tra i nostri studenti; ci è parso, quindi, che i tempi fossero maturi per aggiungere  alle tematiche del Teatro della Memoria la denuncia della violenza sulle donne.  Abbiamo pensato di affrontarlo  attraverso uno strumento che permetta di avvicinarsi al tema con pieno coinvolgimento, mantenendo al contempo uno spazio di pensiero dove elaborare e riflettere. E poiché esiste un mezzo straordinario creato a tale scopo, presente in ogni civiltà da quando l’uomo ha iniziato a sentirsi membro di una comunità, il teatro,  accostiamo  al  Teatro della Memoria il termine Civile.

Gruppo Teatro Memoria Teatro Civile

Liceo scientifico “Alfano”: progetto contro la violenza di genere e il femminicidioultima modifica: 2014-01-24T07:01:29+01:00da ereticus3
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