Vertenza Vibac, si apre uno spiraglio per la ripresa produttiva

Vibac.jpgTERMOLI -Se allo Zuccherificio si spera, alla Vibac che produce nastro adesivo si è aperto un possibile spiraglio. Nell’ultimo incontro che l’azienda ha avuto con i sindacati è emersa la possibilità che l’azienda non chiuda e lasci a casa 153 lavoratori.

L’azienda è stata molto chiara ed ha portato la documentazione della perdita di oltre 800mila euro di perdita negli ultimi tre mesi per lo stabilimento termolese. Una situazione che la direzione dell’aziendale, da 25 anni presente nel Nucleo Industriale di Rivolta del Re, non è in grado di sopportare. I motivi della crisi sono da ricercare, come è stato fatto presente durante l’incontro, la riduzione delle commesse e, soprattutto, la concorrenza di Paesi esteri che fanno lo stesso prodotto a metà prezzo. Ecco allora che la Vibac per non chiudere i battenti a Termoli deve diventare più competitiva e per farlo l’azienda dovrebbe investire in tecnologia ma al momento non può: acquisto di nuovi macchinari per le nuove linee di produzione e corsi di formazione per il personale. A questo punto sembra chiaro che i rappresentanti sindacali tirino in ballo la Regione Molise e hanno chiesto un incontro urgente da tenersi la prossima settimana. Incontro già fissato alle 9 di mercoledì 6 novembre. Sindacati, dirigenza aziendale e gli assessori regionali al Lavoro e Attività Produttive, Michele Petraroia e Massimo Scarabeo, discuteranno la possibilità da parte della Regione di dare un supporto al rilancio dell’azienda.

Vertenza Vibac, si apre uno spiraglio per la ripresa produttivaultima modifica: 2013-10-30T07:37:00+01:00da ereticus3
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