CAMPOBASSO – Mi rendo conto del momentaccio che l’ex presidente Michele Iorio, il sospeso consigliere Michele Iorio, il ricorrente “alla poltrona” Michele Iorio, sta attraversando.
Senza voler nuovamente rammentare perché sia stato sospeso dopo la sonora lezione rimediata alle ultime elezioni regionali, prendo atto della decisione di dedicare il tanto tempo libero a travisare i fatti, a mistificare, a confondere gli altri con fantasie spacciate per realtà. Devo però contraddirlo ancora una volta: non nutro alcun astio nei confronti del dirigente Giarrusso, direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile. Sono fortemente allergico, oggi come ieri, alle menzogne, alle reiterate magagne spesso perpetuate con dolo, agli eccessi e alle connivenze, alle gratificazioni ingiustificate ed ingiustificabili dell’ultima dozzina di anni passati. Tutte cose evidenti e provate, che ci hanno stancato e logorato. Credo che i continui tentativi di addossare le responsabilità dei troppi “errori” agli altri – alla prova dei fatti estranei alle sue gesta – siano solo il triste epilogo della sterile e ormai improponibile autodifesa che l’ex presidente tenta ancora di mettere in piedi nonostante i danni causati. Tanti, troppi e purtroppo non tutti immediatamente rimediabili. Un silenzio discreto magari aiuterebbe di più. Acta est fabula, egregio ex presidente Iorio.
Salvatore Ciocca
Partito dei Comunisti Italiani