L’arredo dello studio professionale è tutto pignorabile

arredo-dello-studio-professionale-tutto-pignorabile-482x270.jpgNon si può, di per sé, considerare un bene “indispensabile all’esercizio della professione” l’arredo dello studio del professionista: pertanto esso può essere interamente pignorabile.

 Secondo la Cassazione [1], infatti, non si applica, alla mobilia dello studio, il limite previsto dalla legge [2] per il pignoramento degli strumenti, oggetti e libri indispensabili per l’esercizio della professione, arte o mestiere del debitore: limite che, come noto, consente il loro pignoramento solo nei limiti di un quinto e sempreché il presumibile valore di realizzo degli altri beni rivenuti dall’ufficiale giudiziario non appaia insufficiente a soddisfare il creditore.

 

Salvo che il debitore dimostri il contrario, gli arredi dello studio non sono direttamente collegati all’attività lavorativa e, quindi, pur con l’asporto e la vendita degli stessi, l’esercizio della professione può avvenire regolarmente e il debitore può continuare a vivere onestamente del proprio lavoro.

 

Nel caso di specie, una donna è stata autorizzata dai giudici a pignorare i mobili che componevano l’ufficio professionale dell’ex marito e, in particolare, le sedie, una poltrona, un tavolo e una libreria.

 

Per evitare il pignoramento, il soggetto passivo dell’esecuzione forzata dovrebbe dimostrare l’indispensabilità dei beni pignorati (potrebbe, per esempio, essere il caso di un computer o di una stampante) allo svolgimento del lavoro.

 

[1] Cass. sent. n. 17900 del 18.10.2012.

[2] Art. 515 cod. proc. civ.

 fonte: laleggepertutti.it

L’arredo dello studio professionale è tutto pignorabileultima modifica: 2012-10-19T10:00:00+02:00da ereticus3
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