Fai-Cisl: “Gli incendi nei boschi disastro per il Paese e cuccagna per la mala politica”

Incendi.jpgROMA – Anche quest’anno l’estate italiana ha visto il diffondersi di gravi e devastanti incendi su buona parte del nostro territorio dando ragione ancora una volta ai fondati allarmi di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. Per tale motivo nei giorni scorsi i rispettivi Segretari generali hanno inviato un telegramma urgente al Ministro Barca per richiedere lo sblocco delle procedure per l’utilizzo dei Fondi Fas utili ad avviare il lavoro degli operai Forestali delle Comunità Montane delle regioni centro meridionali ed altresì il Suo intervento sul Presidente Caldoro affinché venga limitato, per lo spegnimento degli incendi, l’impiego degli operai Sma, oggettivamente sprovvisti di specifica preparazione come hanno dimostrato due incidenti mortali che li hanno visti  vittime incolpevoli di decisioni superficiali, estranee a minimi criteri imprenditoriali.

Incendi2.jpgLe segreterie di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, nell’esprimere il cordoglio per le due vittime, hanno denunciato la diffusa approssimazione e la  speculazione clientelare con cui vengono trattate questioni delicate e complesse come le attività dell’antincendio, tutte incentrate sul pessimo criterio del pronto soccorso (business della mala politica) senza dare, invece, a quelle della prevenzione l’importanza che si dovrebbe. I segnali che arrivano, purtroppo, nonostante le solenni dichiarazioni all’indomani di ogni calamità, sono ancora troppo deboli e i comportamenti del tutto contraddittori con quelle. Poco si sta facendo per sanare una Governance che sul Territorio si rivela ogni giorno farraginosa e ispirata al contendersi, tra i vari livelli istituzionali, brandelli di potere in contraddizione con una sana sussidiarietà. Preoccupati da tanti ritardi culturali e politici, siamo tornati a chiedere al Ministro Barca di decidere al più presto sulla destinazione dei fondi Fas. I sindacati  Fai, Flai e Uila si aspettano “una vera rivoluzione a 360 gradi”,  per poter riorganizzare il settore, partendo dal patrimonio dell’esperienza dei lavoratori forestali a favore della  prevenzione. Su tale argomento Cianfoni (Segretario generale della Fai Cisl) e Risso (Segretario nazionale responsabile del settore) dichiarano: “in difesa di tanti disoccupati, di migliaia di cassintegrati e di tanti Comuni montani vorremmo chiedere ai Ministri Clini, Catania e Barca, ma anche ai Politici delle Province e delle Regioni cosa pensano di fare a conclusione di una estate tanto disastrosa per i boschi. Dopo averli ascoltati più volte dire che occorre programmazione, pianificazione e prevenzione, sarebbe ora di mettersi all’opera in questo fragilissimo Paese dove i boschi offesi, i torrenti e i fiumi violentati, le velenose discariche dolosamente fumanti e infine le straripanti esibizioni urbanistiche di sindaci mitomani compongono l’immagine della deriva in cui ormai è trascinata l’Italia. Alla fine di questa estate, dopo tanti disastri, sarebbe obbligatorio convocare una conferenza del day after per analizzare regione per regione cosa è accaduto, perché è accaduto, per quantificare i danni e definire le strategie future per evitarli o per contenerli. Vorremmo essere partecipi di questa conferenza perché rappresentiamo quegli operai forestali che, pur poco e male impiegati, ancor peggio pagati, restano una risorsa indispensabile di qualunque programmazione futura che voglia essere credibile”.

 

Fai-Cisl: “Gli incendi nei boschi disastro per il Paese e cuccagna per la mala politica”ultima modifica: 2012-08-28T16:25:00+02:00da ereticus3
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