Cristiano Di Pietro, no agli “Equilibristi della poltrona”

Di Pietro.jpgCAMPOBASSO – Credo che i tafazzisti della sconfitta perpetua siano destinati all’estinzione: ancora oggi, con atteggiamenti che sembrano non tenere affatto conto della realtà politica che si è parata davanti ai nostri occhi,  c’è qualche scheggia impazzita che continua pervicacemente a sostenere quelle tesi che si sono mostrate fallimentari alla prova dei numeri e del consenso. Mi riferisco agli equilibristi della poltrona che ancora oggi agitano i sonni inquieti di chi sa di essere ormai fuori (per volontà degli elettori) da ogni disegno di futuro politico della nostra regione.

  Questi mesi non sono passati invano, mi preme ricordarlo a chi ancora oggi continua con ostinazione a reclamare visibilità portando in dote solo spaccature, autoreferenzialità e autocandidature e la triste esperienza degli autoconvocati nell’ambito delle ultime elezioni provinciali è un esempio palese di tali dinamiche. L’impressione è che i motori siano nuovamente in azione e che a guidare la macchina siano sempre i soliti autisti che hanno già portato il centrosinistra alla sconfitta. Non si ripeta ora lo stesso copione! Ad ottobre abbiamo recuperato 16mila preferenze che hanno rafforzato il centrosinistra e hanno segnato, è evidente, la differenza tra quello che è stato e quello che sarà. Da allora ad oggi abbiamo incalzato il Governo regionale con proposte vere di governo e non con il maldestro tentativo di cavalcare la protesta di chi accusa i colpi inferti dalle scelte di Michele Iorio. Abbiamo dimostrato che le elezioni erano inficiate da vizi insanabili, abbiamo consegnato ad Isernia un nuovo modello di governo, scacciando via con la forza dei voti e della proposta, i rivoli familistici del potere di centrodestra. Fino ad oggi, cari  Nicola D’Ascanio e Giuseppe Astore, non siamo stati alla finestra, non ci siamo mai chiamati fuori dal ruolo che le urne – anche se in maniera irregolare come è stato acclarato dalla Magistratura Amministrativa – ci ha consegnato. Troppo facile mettersi in gioco e poi ritirarsi dopo la sonora bocciatura degli  elettori. Il percorso di rinnovamento e di entusiasmo popolare in atto non verrà messo in discussione dalla pratica consolidata del poltronismo e dell’autoreferenzialità di personaggi in cerca di autore. Cosa ancora dovrà accadere perché chi agisce avendo in testa il motto “divide et impera” si renda finalmente conto di come la storia di questa regione sia cambiata? Perché ho la sensazione che chi oggi smania per un posto al sole, dopo aver  accusato il colpo  inferto dall’elettorato, pensi solo a riaggiustare i propri cocci? Credo che le fughe in avanti – rispetto all’esigenza ormai dimostrata di unità e condivisione – siano il marchio di una politica inconcludente, inutile e storicamente datata. Il centrosinistra non ha bisogno di maestri in cattedra. Maestri che, arrivati fortunatamente per loro, ad avere diritto alla pensione, è giusto anche che questa pensione se la godano. Il centrosinistra ha bisogno di coraggio e unità. I molisani vogliono ciò che si è costruito con ostinazione, caparbietà e migliaia di voti.

 

Cristiano Di Pietro, consigliere regionale IdV Molise

Cristiano Di Pietro, no agli “Equilibristi della poltrona”ultima modifica: 2012-05-29T05:21:00+02:00da ereticus3
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