A Perugia si rubacchia

 dentiera.jpgIl vicepresidente della regione Umbria è stato arrestato assieme ad altri otto dirigenti e funzionari della regione per tutta un’ampia serie di imputazioni che la magistratura ha descritto in una mezza paginata di reati ipotizzati.

 

Il vicepresidente della regione Umbria, Orfeo Guracci, appartiene al partito di Rifondazione Comunista, quel partito che da sempre rivendica per se la lotta alla corruzione, la difesa del diritto e della giustizia ed ostenta una pulizia morale che evidentemente non era così cristallina come si voleva fare credere se per lunghissimi tempi a Gubbio ed a Perugia si è operato fuori dalla legge e contro la legge. Dato che Orfeo Guracci non era uno scagnozzo qualsiasi, un umile e sconosciuto militante, ma era ai vertici regionali del partito, è inutile che oggi ci si venga a dire che nessuno, in rifondazione comunista era al corrente dei suoi intrallazzi così come non poteva esserne completamente all’oscuro la presidente della regione Umbria. D’altronde, delle due una: se essa non ne sapeva nulla è una stupidella inetta ed incapace e perciò assolutamente inidonea a ricoprire la carica di presidente della regione, oppure, se sapeva, come è più probabile, era comunque complice morale delle mascalzonate di Orfeo Guracci. Da qui non si scappa..!! Non è comunque accettabile la scusa del “non sapevo” perché un’organizzazione che ha visto coinvolti nove soggetti importanti e chissà quanti meno importanti, non avrebbe potuto non suscitare sospetti, data la grande mole di reati commessi e la grande quantità di persone coinvolte per lungo tempo. In un modo o nell’altro anche il PD è quindi coinvolto nello scandalo e d’ora in avanti la sinistra di Perugia e dell’Umbria non avranno mai più titolo per criticare il malgoverno altrui e per insegnare a chicchessia la via dell’onestà e della pulizia morale! Evidentemente, considerando anche quanto avviene in altre parti d’Italia, l’onestà e la pulizia morale non sono caratteristiche di nessuna delle parti politiche in campo e la triste realtà è che chiunque vada al potere lo userà prima o poi per fini personali infischiandosene sia dei suoi presunti ideali che lo hanno fatto eleggere, che degli interessidella collettività e della giustizia! D’altronde le cronache degli ultimi mesi e degli ultimi anni certificano che quello di Perugia è tutt’altro che un fenomeno isolato e che corruzione, malversazione ed appropriazione, investono tutto l’arco dei partiti, nessuno escluso e questa è la prova che non si tratta di casi isolati, ma di un vero e proprio “sistema”, di una mafia politica come ogni anno sconsolati procuratori della repubblica dichiarano ufficialmente nelle prolusioni delle aperture degli anni giudiziari e come è stato anche recentemente ribadito dalla corte dei conti. La corruzione, che nonostante e dopo “mani pulite” dilaga sviluppandosi in modi più raffinati e più sofisticati di prima, è diventata una costante della vita pubblica italiana che è oramai infettata da una cancrena cui non sarà sufficiente alcuna riforma per guarire. Sarebbe necessario amputare con una rivoluzione, ma purtroppo non vediamo all’orizzonte né le condizioni, né i capi con un carisma sufficiente a scatenarle! Non ci resta che rimpiangere i tempi in cui la politica era servizio ed il senso dello Stato era un comandamento e cioè i tempi del DUCE. Perché i Fascisti non rubavano..!!

 

Alessandro Mezzano

A Perugia si rubacchiaultima modifica: 2012-02-25T11:45:00+01:00da ereticus3
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