La costituzione italiana afferma che tutti i suoi cittadini sono eguali e godono di eguali diritti, ma poi riconosce ad una parte di essi dei privilegi che di fatto annullano il principio di eguaglianza. Si tratta del riconoscimento delle Regioni a statuto speciale che tratta la Valle d’Aosta, la Sicilia, il Trentino alto Adige, il Friuli V.G. e la Sardegna come isole sociali nelle quali i diritti ed i doveri dei cittadini sono diversi da quelli di tutte le altre regioni italiane.
Le leggi sono diverse, si pagano meno tasse, si trattengono quote notevoli e superiori a quelle delle altre regioni di denaro esatto anziché versarlo a Roma, le accise sui carburanti sono assai ridotte o nulle, ecc. ecc. Non servono lunghi discorsi per evidenziare la discriminazione che nelle regioni a statuto speciale si attua rispetto alle altre regioni, né é necessario farli per capire che tali discriminazioni sono prima di tutto una solenne ingiustizia e poi un evidente atto anticostituzionale! Un altro aspetto negativo delle regioni a statuto speciale è senza dubbio il fatto che in tale situazione sono alimentate le proliferazioni di gruppi politici di interesse che di fatto monopolizzano parte dei vantaggi derivanti dalle concessioni dello stato per trarne profitto privato a scapito della comunità. Diventa più facile che altrove giocare sui voti di scambio concedendo l’accesso ai privilegi regionali per consolidare la propria posizione politica. La possibilità di legiferare in modo più autonomo che in altre regioni porta alla creazione di posizioni istituzionali e di potere che si traducono in privilegi, spese e sciupii senza fine. Basti l’esempio dei trattamenti di stipendi e pensioni nella regione Sicilia, che sono la diretta conseguenza di leggi regionali specifiche per le regioni a statuto speciale, per esemplificare quanto vogliamo dire. Ma la questione principale resta sempre la diseguaglianza di trattamento che alcuni cittadini ricevono rispetto ad altri che abitano altre regioni e gli ingiusti privilegi che ne scaturiscono creando cittadini di serie A e cittadini di serie B. Di più, saranno i cittadini di serie B a pagare con meno servizi i privilegi dei cittadini di serie A! E’ ora di riaffermare l’eguaglianza di tutti gli italiani! E’ ora di abolire le regioni a statuto speciale ed i privilegi che esse comportano! E’ ora di mandare a casa tutte le sanguisughe politiche che traggono il loro benessere personale dal malessere di tanti Cittadini! Cominciamo da quello e poi si vedrà andando avanti. Altro che movimento dei forconi.. E’ ora di creare, a livello nazionale, il nostro movimento rivoluzionario delle picche !!
Alessandro Mezzano