E’ ora di schierarsi

 fasci.jpgSabato 18 Giugno 2011 siamo stati invitati da Roberto Bevilacqua del MSFT ad una riunione aperta per discutere su “Socialità, Identità e Sovranità nazionale”. Presenti una quarantina di persone provenienti da ogni regione tra i quali anche una ventina di giovani. Se dobbiamo considerare il tenore dei vari interventi succedutisi, siamo costretti a fare, salvo poche eccezioni, la constatazione che, in linea di massima, le idee sono state poche, ma in compenso abbastanza confuse…

Ci ha fatto molto piacere risentire parlare apertamente di Fascismo, ma abbiamo purtroppo sentito parlare anche di liste elettorali, di modi per riuscire a catturare un elettorato che “bada al concreto”, di alleanze tattiche ( “ma per Giove con il nostro simbolo..!” ), di liste civiche in cui mimetizzarsi. Abbiamo sentito parlare della “ricerca di tematiche sensibili” come farebbe un esperto di mercato per piazzare un prodotto nei centri commerciali. Abbiamo sentito parlare di tante cose attinenti a questo supermercato democratico nato dalla resistenza ed abbiamo pensato ai nostri padri che nel 22, nel 36, nel 43, giovani e vecchi, hanno indossato una divisa con la camicia nera, hanno imbracciato un fucile e si sono lanciati nella battaglia non perché avessero calcolato le probabilità di vittoria, ma PERCHE’ ERA GIUSTO COSI’ !! A parte la retorica, in questo caso sacrosanta, ci sembra di poter constatare che quella che veramente era la grande assente di oggi era la volontà e la capacità di schierarsi ideologicamente, in modo netto e determinato, senza ambiguità e senza equivoci mentre era purtroppo presente il calcolo, la tattica ed una specie di spirito da “mendicanti del voto” che non ci dovrebbero appartenere. Chi si sente e si dichiara erede del Fascismo ha l’obbligo morale, verso se stesso, verso i camerati e persino verso gli avversari, di definirsi e di prendere con assoluta coerenza posizione! Le cronache degli anni recenti certificano che coloro che sono restati nel MSFT dopo le indecenti proposte di alleanza con FI/PDL prima di Rauti e poi di Luca Romagnoli, non hanno saputo o voluto comprendere che quelle scelte, otre ad essere un suicidio politico, erano un vero e proprio tradimento di Badogliana memoria che squalificavano il partito e lo ponevano non solo fuori, ma in antitesi ed in contrasto insanabile con l’eredità ideale del Fascismo. La scusa, sciocca o interessata, di volere “cambiare quei partiti dal di dentro”, trova la sua risposta nei fatti: tutti gli eletti nelle liste del PDL si sono defilati e sono stati assorbiti, fagocitati ed assimilati organicamente dimostrando una volta di più che volere cambiare il marcio dal di dentro significa inevitabilmente marcire a propria volta! Quello su cui tutti erano d’accordo erano l’inadeguatezza, l’incapacità politica ed organizzativa, l’inettitudine e l’abulia del segretario Luca Romagnoli. Certo, dati i presupposti politici che abbiamo evidenziato e data la disistima verso la dirigenza che però ha comunque in mano le leve per sopravvivere congressualmente, non si capisce cosa quei militanti che sono in buona fede ci stiano ancora a fare in un partito così! Certamente l’atmosfera che vi si respira è sempre più pesante e siamo convinti che alle recenti e meno recenti defezioni, ne seguiranno immancabilmente altre sino a quando il MSFT sarà un esercito con pochi generali e nessun soldato..! Si dovrebbe tenere presente che non i numeri contano ( anche sono importanti ), ma le idee e che le idee senza i numeri sono comunque un seme che potrà dare frutti mentre il numero senza idee é solamente una meteora destinata a consumarsi ed a sparire. E’ vero, non abbiamo un capo degno delle nostre idee, ma abbiamo le idee che ci vengono da un grande capo e che sono senza dubbio le più moderne, le più geniali e le più rivoluzionarie di quanto é apparso sull’orizzonte politico negli ultimi secoli. Il marxismo ed il liberalcapitalismo che combattiamo sono idee vecchie di secoli, muffite, obsolete, stupide ed amorali. Noi siamo il FUTURO!! Torniamo alle parole d’ordine dei nostri padri: CREDERE per avere la forza della fede nei nostri ideali e la coscienza di agire per il bene della Patria. OBBEDIRE per dimostrare quella “Impersonalità attiva” che è una scelta di autodisciplina, di orgoglio di una scelta gerarchica e di potenza interiore. COMBATTERE per tradurre in azione il pensiero com’è nei canoni del Fascismo e per raggiungere l’obiettivo, non tanto di vincere quanto di fare la cosa giusta. Lasciamo da parte divisioni, risentimenti personali, ambizioni, pregiudizi e riserve mentali e realizziamo l’unità politica, organizzativa ed operativa dell’area perché divisi non andiamo da nessuna parte mentre uniti possiamo sperare di diventare prima significativi e poi determinanti nella politica italiana.

Alessandro Mezzano

E’ ora di schierarsiultima modifica: 2011-06-19T08:22:00+02:00da ereticus3
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