La Festa della Donna, storia di diritti e mimose

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Leggenda dice che esattamente cento anni fa, alla fine del febbraio1908, le impiegate dell’industria tessile “Cotton” di New York per la prima volta incrociarono le braccia contro condizioni di lavoro giudicate proibitive.

Lo sciopero si protrasse per diversi giorni, finché, l’8 marzo, il loro padrone chiuse per ripicca alle manifestanti tutte le vie d’uscita, lasciandole chiuse dentro, e dette fuoco alla fabbrica. Morirono in 129, tutte donne. Così leggenda dice. La vera cronaca tramanda che invece la tragedia avvenne nel 1911, non nella Cotton, ma nella Triangle Shirtways, che le lavoratrici avevano scioperato a lungo, è vero, ma un paio di anni prima, e che l’incendio si appiccò per cause accidentali (probabilmente generato dalle precarie condizioni di sicurezza), che le vittime furono 140 tra le quali anche diversi uomini. Ma poco importa ormai la versione ufficiale dei fatti: la sciagura della Cotton, nella sua versione leggendaria, è ormai assurta in tutto il mondo da un secolo a simbolo, anzi ad origine, della Giornata Internazionale delle Donna, o più comunemente Festa della Donna. Altre versioni fanno risalire la sua origine all’Internazionale Socialista di Copenaghen del 1910 (non a caso l’anno dell’istituzione ufficiale delle giornata), altre ancora alla manifestazione delle donne di San Pietroburgo del 1917. L’unica cosa certa è che l’8 marzo è ormai da decenni festeggiato da tutti come il simbolo delle rivendicazioni delle conquiste sociali e politiche della donna. Insomma, l’8 marzo era originariamente una giornata di lotta, specialmente nell’ambito delle associazioni femministe: il simbolo delle ribellioni al trattamento che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. Tuttavia nel corso degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po’ sfumando, lasciando il posto ad una ricorrenza caratterizzata anche – se non soprattutto – da connotati di carattere commerciale e politico. In tutta Italia (come in tutto il resto del mondo, d’altronde) torneranno feste e mimose, galanterie e magari, in politica, ad accenni alle “quote rosa”. Senza dimenticare la storia, i diritti e il passato.

La Festa della Donna, storia di diritti e mimoseultima modifica: 2011-03-08T05:17:32+01:00da ereticus3
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