2 giugno 1946 – 2009: niente da festeggiare!

Al di là del giudizio, certamente negativo, sui tradimenti (25 luglio ed 8 settembre) del Re (Vittorio Emanule III), la verità storica è che, senza i brogli elettorali dei comunisti e degli azionisti, l’Italia sarebbe ancora, nel bene e nel male, una Monarchia. Sua Maestà Re Umberto II se ne andò in esilio, sacrificando il proprio ruolo, solo per evitare una nuova guerra civile e nuovi divisioni e dolori al popolo italiano. Il 2 giugno c’è poco da festeggiare, se non il primo grande imbroglio elettorale della democrazia antifascista!

Roberto Jonghi Lavarini

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2 giugno 1946 – 2009: niente da festeggiare!ultima modifica: 2009-06-02T07:24:00+02:00da ereticus3
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