25 aprile. Vi prego, voglio festeggiare con voi, ma mi dite perché?

Ma perché si festeggia il 25 aprile?

Se festeggiate la fine del fascismo, ed il fascismo era una cosa cosi complessa che, come ci insegna Gianfranco Fini, si può nascere fascista e morire antifascista rivendicando coerenza e dignità, il solo Mussolini né era la sintesi perfetta, perché non festeggiate il 28 aprile?

Se festeggiate la vittoria militare perché non festeggiate il 19 aprile, data dell’ordine dell’ultimo attacco militare? Perché fu il 19 aprile che nella valle del Po i partigiani su ordine del CLN diedero il via all’insurrezione generale.

Se festeggiate la fine della guerra dovete festeggiare il 29 aprile perché la resistenza italiana ebbe formalmente termine con la resa incondizionata dell’esercito tedesco e i partigiani assunsero pieni poteri civili e militari in quella data.

Se festeggiate la liberazione simbolica d’Italia e Roma è la capitale, (lo è ancora? Devo chiedere a Bossi) dovete festeggiare il 4 giugno 1944, quando Alfonso Felici annuncia la liberazione ai romani in p.za San Giovanni in Laterano.

Se festeggiate la fine delle ostilità armate è il 2 maggio che dovete festeggiare. In quella data il generale britannico Alexander ordinò la smobilitazione delle forze partigiane con la consegna delle armi.

Non mi permetto nemmeno di chiedere perché non festeggiate la “liberazione” di Napoli. Uno, perché sareste costretti a parlarne e capire che furono scaramuccie da 2 soldi e due, perché festeggiare per 4 giorni (27-30 settembre 1943) sarebbe un grave danno per l’economia e le banche dei liberatori.

Ma allora perché festeggiate il 25 aprile? Forse perché il mito politico dell’italiaunita è la resistenza e la resistenza fu un fatto del nord?

Ma allora è vero che la resistenza non era “una”? Forse è vero che in realtà era una e trina?

Una, perché ogni qualvolta bisognava giustificare l’ipocrisia del sistema italiano veniva tirata in ballo da tutti. Trina perché era di salotto, rossa, bianca e nordista.

Ditemi la verità. Ditelo che la resistenza italiana fu principalmente di salotto nei quartieri generali alleati. Me lo volete dire che a differenza dei francesi i resistenti italiani decisero di “resistere” solo quando la vittoria era sicura, al punto tale che negli anni della vera guerra non se ne parla proprio?

Me lo volete dire che fu rossa comunista, filo sovietica o titina e non italiana tanto che quelli della brigata “Garibaldi” massacrarono i partigiani della brigata resistenziale “Osoppo” solo perché questi difendevano i confini dell’est da Tito ed uccidevano, (quanti ne uccidevano) italiani in nome del comunismo?

Vogliamo specificarlo che la resistenza bianca non fu italiana ma occidentale, filo americana, tanto che quasi tutta la struttura Gladio era composta da quelli della “Osoppo”. Che spiavano, combattevano e forse uccidevano italiani in nome della “dittatura democratica” e dell’America.

Ma soprattutto, me lo volete dire che la resistenza fu nordista, fondamentalmente nordista e la sua arroganza nel rivendicarlo, nel post guerra, fece irritare sia parecchi comunisti meridionali sia gli uomini del partito ‘”Uomo Qualunque”. Partito che, guarda caso, all’improvviso sparì, semplicemente perché di Pozzuoli si doveva parlare solo per la Loren mica per le capacità politiche.

Lo vogliamo Ricordare per amore di cronaca che essendosi costituita al nord la repubblica di Salò (così come è nata Taywan, o le due Coree o Germanie e cosi come nacque il Regno di Sicilia con gli Aragonesi) oggi per il nord si vive la “terza” repubblica, per il sud la “seconda”. E non c’è partigianeria che tenga.

VOGLIO FESTEGGIARE, voglio festeggiare anch’io, vorrei festeggiare la fine della disoccupazione, ma non è possibile. La fine della censura, ma mi ricordo di Enzo Biagi e Vauro e non posso. La fine della non possibilità a scegliere i miei rappresentanti, poi mi ricordo della legge elettorale che permette solo ai segretari di partito di scegliere chi debba essere eletto e non posso, la fine della dittatura delle banche, e non posso, la fine dell’emigrazione dei meridionali, e non posso, la fine delle bugie storiche sul sud e non posso, la fine della camorra e non posso, la fine delle guerre e non posso, la fine delle violenze sui cittadini e non posso.

Vi prego, voglio festeggiare con voi, ma mi dite perché?

Ho capito dovrei festeggiare da napoletano la liberazione il 25 aprile perché hanno liberato Torino e Milano ??????? MA ANDATE A CAGARE!

 

Note di Nando Dicè

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25 aprile. Vi prego, voglio festeggiare con voi, ma mi dite perché?ultima modifica: 2009-04-24T23:00:00+02:00da ereticus3
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Un pensiero su “25 aprile. Vi prego, voglio festeggiare con voi, ma mi dite perché?

  1. Sarebbe stato meglio festeggiare il 135° anno della nascita di Guglielmo Marconi (25 aprile 1874 Bologna) invece che questa pagliacciata di parte…

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