Alla mensa scolastica di Termoli servono mele bacate

COMUNICATO STAMPA
Info @ Consumatori
Periodico mensile di Informazione al Consumo

da Massimiliano Orlando

mela mensa scolatica comunale termoli.jpg

Questa mela marcia e bacata, è stata servita ieri 11 marzo alla mensa scolastica comunale di Termoli ad un bimbo di 4 anni. Il piccolo, ovviamente, non l’ha mangiata. L’ha portata a casa alla mamma che ci ha chiamato lanciando invettive contro la scuola, la società che gestisce il servizio mensa, l’amministrazone comunale, il fruttivendolo.

Da parte nostra le abbiamo consigliato di portarla all’Assessore Russo per verificare se lui, una mela così, l’avrebbe mangiata o se invece l’avrebbe differenziata con il nuovo sistema porta a porta.

A dicembre abbiamo affrontato il problema del Pangasio che era presente nel menù della mensa, nonostante non fosse previsto tra le qualità del capitolato e nonostante la sua scarsa qualità e la sua provenienza.

Leggi intervento di Info @ Consumatori: http://consumatori.myblog.it/archive/2009/01/25/harry-pot…

DSCN2194.JPGE’ possibile far arrivare sulla tavola dei bambini una simile “schifezza”! E’ possibile che non ci sia alcun controllo sulla qualità del prodotto che viene servito?

CHIEDIAMO

all’Assessore Antonio Russo di intervenire sull’azienda che gestisce il servizio mensa per assicurare alle mamme termolesi che simili episodi non si ripetano più. Se inoltre l’azienda che fornisce la frutta non è in grado di offrire un prodotto di qualità, chiediamo all’assessore di cambiarla.

Ne approfittiamo per rilanciare un problema che, a 7 mesi dall’avvio del servizio mensa, non ci risulta esser stato risolto. L’aumento del buono pasto a 4 euro è stato giustificato nella gara d’appalto dalla fornitura di prodotti biologici. Come mai non vengono ancora serviti?

Nota per le redazioni:

Su richiesta posso fornire il numero della madre che ci ha segnalato il caso

Alla mensa scolastica di Termoli servono mele bacateultima modifica: 2009-03-12T06:50:36+01:00da ereticus3
Reposta per primo quest’articolo