
In tal senso, il personale tecnico dell’Ufficio Caccia e Pesca della Provincia di Campobasso ha raccolto i dati degli ultimi dieci anni, evidenziando che nel corso di questo lasso di tempo sono pervenute ben 83 denunce di sinistro, la maggior parte delle quali a causa di questi ungulati, anche se si sono registrati incidenti provocati da caprioli, volpi, daini, lupi e cani. Numerose anche le richieste di risarcimento per danni all’agricoltura causati da fauna selvatica, in particolare da cinghiali, presentate direttamente alla Regione Molise, costretta a dover risarcire fino ad ora 700.000 euro per gli anni 2007 e 2008. L’Assessore Borgia, pur essendo consapevole che tale specie selvatica costituisce una risorsa faunistica, ambientale ed economica per i cacciatori molisani, ritiene che debbano essere intraprese azioni finalizzate al controllo delle popolazioni in quelle aree maggiormente colpite da tale fenomeno, prevedendo, nel breve e medio periodo, la cattura degli esemplari in soprannumero e la loro traslocazione in aree meno sensibili. In una prossima riunione di carattere tecnico saranno individuate le zone oggetto di intervento, cioè quelle che presentano un sovraffollamento di cinghiali, nelle quali saranno messe in atto operazioni di cattura; contestualmente saranno indicate le aree più idonee nelle quali immettere gli animali catturati. L’Assessore ha ribadito che tali attività potranno essere condotte solo attraverso la fattiva collaborazione degli Ambiti Territoriali di Caccia e delle Associazioni venatorie interessate.