LARINO – Il Comitato per la difesa dell’ospedale si è riunito per delineare le modalità da seguire al fine di contrastare la linea intrapresa dalla Giunta Regionale. Il Comitato si è strutturato in diversi gruppi che dovranno occuparsi dell’organizzazione, delle pubbliche relazioni, della comunicazione e dell’elaborazione della proposta.
A tal riguardo si precisa che la proposta sarà comunque suscettibile a modifiche o integrazioni che però dovranno assicurare la pari dignità del nosocomio frentano rispetto agli altri, nel senso che non sarà mai possibile accettare una riorganizzazione del l’ ospedale che non preveda quegli elementi minimi per ritenerlo tale. Elementi fondamentali cui non si può trascendere è l’attivazione della terapia intensiva e la possibilità di continuare a far nascere bimbi a Larino. Il Comitato offre piena disponibilità al dialogo con l’autorità regionale e l’amministrazione comunale a condizione che la riorganizzazione dell’offerta ospedaliera regionale avvenga sulla base di criteri legati all’efficienza e non a interessi elettoralistici e di partito, prendendo in considerazione aspetti che si ritengono oggettivamente non possano essere tralasciati: che l’ospedale di Larino è ubicato nell’area del cratere; che il Vietri ha già dato in precedenti riorganizzazioni (vedi Ortopedia, Urologia e Otorinolaringoiatria); che il Basso Molise, in termini di offerta ospedaliera, è l’unica zona della regione che rispetta ampiamente i parametri di virtuosità stabiliti dal Piano Sanitario Nazionale. Il Comitato, al fine di sensibilizzare sull’argomento le comunità del comprensorio, intende incontrare nei prossimi giorni il Governatore Michele Iorio e i Consiglieri regionali dell’area, i Sindaci dei comuni limitrofi, il personale e gli studenti delle scuole e l’amministrazione comunale. Infine il Comitato rinnova la sua apertura alla partecipazione di tutti i cittadini e alle associazioni operanti sul territorio per fare fronte unico perché ritiene che soltanto l’unità di tutta la comunità può permettere un’adeguata difesa del nosocomio.