RACCOLTA PORTA A PORTA: A CHI I PROVENTI DELLA DIFFERENZIATA?

Raccolta.JPGA singhiozzo e non precisa (si sa che tutti gli inizi trovano difficoltà) la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti va avanti. Se sull’aspetto raccolta torneremo di seguito, iniziamo con ciò che i termolesi vanno chiedendosi: a chi vanno i proventi dei rifiuti riciclati?

Certamente o alla società appaltatrice del servizio oppure all’Amministrazione comunale o ancora divisi al 50% o giù di li. Bene. Ma quali vantaggi economici trarranno i cittadini. Forse l’Amministrazione comunale abbasserà il tributo per la raccolta? Oppure incasserà, o chi per essa, alla faccia degli utenti che devono dividere i rifiuti per categoria, depositarli nei rispettivi contenitori, portare gli stessi in giorni definiti e ad un posto indicato. Fate uno sforzo da Palazzo di Città, rispondete almeno una volta ai termolesi. Ed ora veniamo al servizio. I residenti si lamentano per i ritardi nella raccolta, in molte zone i contenitori spesso sono stracolmi e poi, quasi nessuno li tiene nella proprietà privata. Inciviltà, menefreghismo? No. Semplicemente i termolesi non accettano determinate imposizioni. Pensate cosa vuol dire tenere quattro o cinque contenitori variopinti all’interno dell’androne del condominio per giorni, e non parliamo del periodo infernale ma pensiamo alla futura estate. E poi l’Amministrazione indica che i contenitori, secondo un preciso calendario, a turno devono essere posti in luoghi ben definiti per essere svuotati. Si pretende che il cittadino selezioni i rifiuti (giusto), li convogli nel rispettivo cassonetto (giusto), lo stesso deve essere posto in mostra al giorno stabilito per essere svuotato (non tanto giusto) e l’Amministrazione comunale, o chi per essa, incassa euro per il riciclo del materiale (non é giusto). Ma venendo alla raccolta vera e propria la scelta non ci sembra delle migliori. Vedere quel marasma di contenitore di varie misure e ingombro é un pugno nell’occhio. Si é voluto dare una svolta ma a quanto pare negativa. Quale bisogno ha dettato di sostituire le campane che già indicano la raccolta di vetro, carta e plastica, che in alcune zone ci sono ancora: bastava acquistarne altre e piazzarle in ogni rione. Per l’umido occorreva sostituire con dei nuovi i cassonetti esistenti ed il gioco era fatto. Si sarebbe evitato di vedere per le strade decine e decine di questi nuovi “bidoni” che i termolesi non sopportano. Comunque ormai il più é quasi fatto e ai residenti non resta che attendere la risposta dell’Amministrazione comunale: la tassa sulla raccolta e smaltimento verrà abbassata?

RACCOLTA PORTA A PORTA: A CHI I PROVENTI DELLA DIFFERENZIATA?ultima modifica: 2009-01-14T05:50:00+01:00da ereticus3
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