POLIZIA, DENUNCIATI DUE DIPENDENTI DELLE POSTE

Denince.jpgNei giorni scorsi, personale  di questo Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria due dipendenti di Poste Italiane s.p.a.; uno facente funzioni di cassiere, e l’altro facente funzioni di direttore, entrambi in servizio presso una filiale della provincia di Campobasso.

I due si sono resi responsabili dei reati di peculato, abuso d’ufficio, contraffazione, falso in atto pubblico, falso ideologico, sostituzione di persona, appropriazione indebita e favoreggiamento. I fatti risalgono al mese di Agosto u.s. in seguito ad una serie di esposti presentati dalla dirigenza dell’ufficio Security Safety and Freud Management di Poste italiane, in merito ad ammanchi in denaro consistenti da somme sottratte dall’incasso dei bollettini postali. Gli investigatori della Polizia Postale, con la collaborazione con il personale della Security Safety di Poste Italiane, attuando una meticolosa attività investigativa, riuscivano in breve tempo a risalire agli autori del fatto ed a ricostruire il modus operandi dei denunciati. Infatti si accertava che il cassiere aveva posto in essere un’attività fraudolenta, finalizzata ad incassare le somme di alcuni bollettini  pagati allo sportello non provvedendo all’invio dei certificati di accreditamento presso il Centro di Automazione Servizi per la loro successiva lavorazione e registrazione contabile, riuscendo cosi a trafugare  il denaro dovuto. Agli ignari utenti veniva rilasciata copia della ricevuta dei versamenti regolarmente eseguita, priva di ogni dicitura di annullamento, mentre, l’attestazione da inviare al centro servizi, veniva falsificata nel timbro, dichiarandola annullata, senza che ci fosse così il materiale accreditamento dei corrispettivi monetari versati alle aziende beneficiarie. Gli agenti operanti, in fase di indagine, contattavano gli intestatari dei bollettini incriminati, qualora ci fosse stata la reale volontà di annullare la transazione,  requisito necessario per sospendere l’accreditamento, ma al loro diniego, acclaravano così la sussistenza del reato. La frode era consumata ancorché il direttore di quell’ufficio, confermava la distinta degli accrediti dei pagamenti, senza riscontrare nessun ammanco derivante dall’operazione di annullamento, confermando così sia l’importo che le quantità delle operazioni. Dalle indagini esperite da questo Compartimento, si evinceva la responsabilità diretta del cassiere, che ammetteva di aver falsificato le operazioni di annullo, al fine di procurasi la somma di denaro, necessaria per saldare un debito con uno spacciatore di sostanze stupefacenti. Le operazioni fraudolente accertate erano nel numero di otto per un totale di 1.100 euro di ammanco.  

POLIZIA, DENUNCIATI DUE DIPENDENTI DELLE POSTEultima modifica: 2009-01-14T17:12:50+01:00da ereticus3
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