ZUCCHERIFICIO DEL MOLISE
MARTEDI’ 9 DICEMBRE CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO MONOTEMATICO
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE D’ASCANIO
In merito al dibattito sul futuro dello Zuccherificio, il Presidente della Provincia, Nicola D’Ascanio, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Quando si parla di salvataggio e di rilancio dello Zuccherificio, si parla di decisioni già prese tre anni fa a seguito dei pronunciamenti unanimi dei lavoratori, delle Istituzioni locali, degli agricoltori e dei sinacati che, nell’interesse del Molise, riuscirono ad ottenere la condivisione di tale volontà sia dal Governo Prodi e dall’allora Ministro De Castro, che dalle altre Regioni che rinunciarono ai loro zuccherifici. Il nostro, oggi, è l’unico stabilimento del Centro-Sud e rientra a pieno titolo nella quota voluta dall’Unione Europea . Oggi non si può tornare indietro rispetto alle decisioni di allora, ma si deve avere la forza e la convinzione di attuare puntualmente, nonostante i troppi e gravi ritardi, le determinazioni già prese. Altrimenti cosa diciamo a chi ha dimesso i propri impianti: <che ci siamo sbagliati>? Quali condizioni sono mutate a tal punto da farci tornare indietro rispetto alle determinazioni di tre anni fa? Nessuna. Anzi, oggi ci sono molti più motivi per rendere operative quelle decisioni. Intanto, l’attuale crisi economica, di proporzioni inaudite e globali, ci richiama alla responsabilità di fare l’impossibile perché non si perda nemmeno un posto di lavoro; nello specifico, poi, va sottolineato che, nonostante le incertezze, le semine per la prossima campagna bieticola sono a buon punto e nessuna legittimazione si può dare all’ipotesi di buttare al vento oltre sei milioni di euro che sono stati impegnati con l’accordo interprofessionale del venti ottobre scorso. Peraltro la nostra situazione non avrebbe uno sbocco diverso nemmeno nel campo dell’agroenergia, considerato che il percorso già avviato da altri impianti in questa direzione è pieno di problemi amministrativi ed ambientali, tanto più che anche l’attuale Governo ha eliminato dal suo Bilancio le misure per sostenere tali attività. Occorre perciò andare avanti senza perdere tempo. Ciò significa non solo perfezionare il Piano industriale dello Zuccherificio per renderlo sostenibile puntando alla lavorazione della bietola, ma non rinunciare, nel contempo, a filiere integrative per ridurre i costi di produzione. Va data attuazione immediata all’accordo quadro in agricoltura per ammodernare l’impianto e implementare le aree irrigue, intervenire nel management aziendale e aprire con forza un negoziato interregionale con l’Abruzzo e con la Capitanata per costituire un Distretto agroalimentare dove possiamo capitalizzare due importanti risorse che abbiamo: l’acqua e la Facoltà di Agraria della nostra Università. Questo in cambio di delocalizzazioni produttive di filiera, in modo da dare anche una funzione più alta e piena alla nostra Università e una giusta finalizzazione allo sbarramento di Piano dei Limiti ed all’uso più avanzato di Chiauci, così come è stato ridefinito dal Ministro Di Pietro.
Attuando questi quattro punti (Piano industriale; Attuazione dell’accordo quadro; management aziendale; Distretto interregionale), lo Zuccherificio non chiuderà più i bilanci in passivo e l’agricoltura molisana tornerà ad essere protagonista. L’unità istituzionale e sociale realizzata tre anni fa non va disdettata, ma riconfermata pienamente”.