RICOSTRUZIONE POST SISMA. LE PRECISAZIONI DEL SUB – COMMISSARIO ROMAGNUOLO “Su uno dei più importanti quotidiani nazionali è apparso oggi un nuovo attacco sulla gestione dei fondi per la ricostruzione post-terremoto in Molise. E per l’ennesima volta sono stati riportati dati inesatti tra i fondi destinati alla ripresa economica e produttiva delle aree colpite dal sisma e quelli destinati alle attività di ricostruzione. Ancora una volta è stata fatta tanta confusione cercando di mettere in cattiva luce l’operato degli amministratori.
Si parla, ad esempio, di 900 milioni di euro impegnati, quando dai documenti ufficiali trasmessi alla Protezione Civile e al Governo centrale le risorse impegnate ammontano a 600 milioni di euro di cui 400 già spesi. In questa somma rientrano svariati interventi: dal primo chiodo delle opere di messa in sicurezza, ai villaggi provvisori, alle scuole, alle opere pubbliche e a tanti altri lavori che si sono resi necessari in questi anni, oltre ovviamente alla ricostruzione delle abitazioni danneggiate. Siamo stanchi di questo modo di fare da parte della stampa, in modo particolare di quella nazionale. Sembra che gli attacchi siano lanciati proprio per attaccare questa piccola regione quando ci stiamo battendo per risolvere importanti problemi come la sospensione di tributi e contributi per la quale il Molise è stato penalizzato, anche contro la Costituzione che prevede diritti uguali per tutti. Stiamo anche lavorando per ottenere quelle risorse indispensabili per completare le opere di ricostruzione. Invece, c’è chi ci rema contro per far passare il nostro terremoto in un modo distorto. Stranamente, ogni volta che chiediamo i fondi per far rientrare le famiglie nelle proprie abitazioni vengono rimessi in gioco sempre gli stessi argomenti, con cifre sballate, come in un minestrone. La precisazione è doverosa e voglio ricordare anche un’altra cosa: queste situazioni sono orchestrate da alcuni personaggi politici, anche locali, e fanno solo del male alla nostra regione e al cratere, personaggi già individuati anche dalle popolazioni”.
Il sub-commissario
Nicola Eugenio Romagnuolo