LA RICHIESTA DELLA CISL

METALMECCANICI, PER I PRECARI FUTURO INCERTO

LA RICHIESTA DEL SEGRETARIO GENERALE CISL BONANNI

Crisi.jpgIl panorama futuro per i metalmeccanici del basso Molise, e non solo, appare abbastanza buio. La crisi finanziaria sta toccando anche un colosso industriale come la Fiat e le ripercussioni lavorative iniziano a farsi sentire in varie aziende del gruppo automobilistico. Nello stabilimento di Termoli 500 interinali sono a rischio e per 150 la chiusura dei cancelli potrebbe essere totale perché il contratto é scaduto. Per i più “fortunati”, si fa per dire, é scattata la cassa integrazione guadagni: per 140 dell’Unità motori una settimana di Cig, per altri 900 9 settimane. E se per Termoli la stuazione non é delle migliori, altrettanto si può dire dei colleghi della Fiat CNH di Lecce dove 450 lavoratori resteranno in Cassa per 10 settimane: dall’8 dicembre al 13 febbraio 2009. Ma per restare più vicini passiamo ad Atessa, in Abruzzo. Nello stabilimento Sevel, dove si produce il Fiat Ducato, sono a rischio 1000 lavoratori precari. Un quadro non molto rassicurante che ha portato l’esecutivo nazionale della Fim – Csl ad un incontro con il professor Schiattarella sugli scenari dell’economia italiana ed internazionale.  I temi affrontati dall’accademico hanno spaziato dall’origine della crisi che, da essere in partenza quella dei ceti medi, si è trasformata in crisi finanziaria. Si sono esaminati gli effetti reali della crisi finanziaria e come lo Stato sta intervenendo e con quale ruolo deve condurre verso l’uscita dalla crisi e in che tempi. Nel dibattito sono anche emersi i quesiti che i dirigenti sindacali hanno posto nella  doppia veste di “attori ‐ vittime” dell’attuale situazione. L’incontro si é concluso con la richiesta  di punti di riferimento, dell’analisi del perimetro del fenomeno in corso, del ruolo del sindacato nei vari contesti in cui opera ed in cui è chiamato a difendere i diritti dei lavoratori. E per tornare ai precari ma non solo a loro, il segretario generale della Cisl Bonanni chiede “Un piano straordinario di Cassa integrazione per chi perde il lavoro”. Ovviamente il segretario si riferisce alle piccole e medie aziende, che di solito non hanno attenzioni, e soprattutto dei precari, l’anello più’ debole della catena. Bonanni chiede il provvedimento “nel caso queste persone perdessero il lavoro, come il Governo stesso ha fatto per i risparmiatori assicurandoli che se le banche avessero dato forfait sarebbe intervenuto. Lo stesso discorso deve valere per quanti possono perdere il lavoro”.

LA RICHIESTA DELLA CISLultima modifica: 2008-11-28T16:05:00+01:00da ereticus3
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