ROMANO E PETRAROIA CONTESTANO LA LOCALIZZAZIONE DELLA SEDE SULL’AREA DELL’EX ROMAGNOLI”
“L’idea di realizzare un concorso internazionale di progettazione sull’assetto del centro murattiano di Campobasso è un’ottima idea. Contestiamo che sia strettamente funzionale alla realizzazione della nuova sede della Regione sull’area del vecchio Romagnoli” così i consiglieri regionali Romano (Idv) Leva e Petraoria (PD) che parlano di Pacco di Natale della Giunta regionale.
“E’ un pacco di Natale – afferma Massimo Romano- belli il fiocco e la confezione, sgradevole il contenuto. Riteniamo che localizzare la sede sull’area del vecchio Romagnoli sia sbagliata sia sotto il profilo urbanistico che per l’impatto sul traffico, sulla mobilità e sulla vivibilità, come peraltro denunciano le migliaia di firme raccolte dalle associazioni civiche per combattere tale soluzione”.
“Chiediamo alla Giunta di sospendere l’efficacia delle due delibere n. 1186 e 1187 con cui vengono da un lato attribuiti ulteriori 200 mila euro di consulenza all’advisor che ha valutato le soluzioni progettuali e, dall’altro, vengono approvati avvisi pubblici per acquistare ulteriori immobili e aree urbane, a prescindere dalla destinazione urbanistica”. Il consigliere Petraroia si è poi soffermato sull’esorbitante spesa pubblica destinata agli acquisti immobiliari, evidenziando l’incongruenza di talune scelte che entrano in contrasto con la finalità di realizzarne una unica. “La Regione – afferma il consigliere del Pd – non è un’agenzia immobiliare: spende 3,5 milioni di fitti all’anno e solo su Campobasso si è già impegnata per oltre 20 milioni di euro. Non si capisce quindi perché, anziché verificare l’utilizzo gratuito dell’ex distretto, si ipotizza l’acquisizione di ulteriori immobili e di ulteriori aree edificabili senza coinvolgere il Consiglio regionale”. Il consigliere Danilo Leva ha segnalato che alle delibere cui si chiede la sospensione non siano allegate le planimetrie e le ortofoto, indispensabili per comprendere quali siano effettivamente le aree interessate dall’acquisto “Si è consumato l’ennesimo strappo istituzionale sia nei confronti del consiglio regionale, esautorandolo di fatto, che nei confronti del comune di Campobasso”.