MERCATO COMUNALE

TERMOLI – DA MERCATO COMUNALE A SUPERMERCATO PRIVATO: LA GIUNTA AFFIDA ALL’UFFICIO LEGALE UN’INDAGINE SU UNA SINGOLARE CONCESSIONE IN DIRITTO DI SUPERFICIE

mercato.jpgLa Giunta Comunale ha approvato una delibera con la quale ha dato mandato all’Ufficio Legale di verificare l’ipotesi di decadenza della convenzione n. 162 del 13 marzo 1982, con cui il Comune aveva a suo tempo concesso in diritto di superficie alla società C.O.C. Srl un’area per la realizzazione di un supermercato privato (il “Maxi Sidis”) in luogo della costruzione di un mercato comunale, per cui era stata avviata la relativa procedura di esproprio contro la ditta Potito. Un fatto, questo, che ha peraltro prodotto un debito fuori bilancio mai estinto, il cui riconoscimento è stato iscritto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale convocato per domani. I fatti iniziano il 31 ottobre 1979 quando il Consiglio comunale approva il progetto per la costruzione di un Centro Commerciale da realizzarsi nell’area ricompresa tra le strade Via Montecarlo -Via Maratona, per l’importo di 299.550.000 lire. Il 31 marzo 1980 il Comune, prima ancora di averne disponibilità mediante l’occupazione temporanea, dispone l’assegnazione in diritto di superficie a favore della società C.O.C. Srl dell’area destinata come “mercato 1” nel progetto di centro commerciale come approvato dal Consiglio comunale; Il 7 novembre 1981, al fine di acquisire le aree necessarie all’esecuzione del progetto, vengono emessi i decreti di occupazione di urgenza degli immobili indicati nel piano particellare di esproprio, di proprietà degli eredi Potito, con l’obbligo per il  Comune di completare le procedure ablative nei prescritti termini di legge. Il 13 marzo 1982 viene formalizzata l’assegnazione con la convenzione che prevede, inoltre, il corrispettivo da parte della C.O.C. Srl per la concessione del diritto di superficie di £.45.241.960 (£. 1.900.000 quale quota afferente l’area oggetto di concessione e £. 43.341.960 quale quota afferente gli oneri di urbanizzazione). Il Comune, dopo l’occupazione temporanea, non ha mai completato la procedura espropriativa, subendo inevitabilmente giudizio di condanna al pagamento in favore dei proprietari delle indennità di occupazione loro dovute e non corrisposte e del risarcimento danni per l’occupazione usurpativa, oltre interessi, rivalutazione e spese di giudizio. Inoltre, relativamente all’importo dovuto per gli oneri di urbanizzazione, la società C.O.C. Srl, con il consenso del Comune, avrebbe potuto ottenere lo scomputo con la realizzazione di opere di urbanizzazione. Per questi motivi, l’Ufficio Legale, su mandato della Giunta, sta verificando eventuali inadempienze della società C.O.C. Srl in ordine alla realizzazione sull’area concessa di una struttura diversa da quella cui era stato finalizzato il procedimento espropriativo contro i Potito, e al pagamento della quota di prezzo afferente gli oneri di urbanizzazione, nonché qualunque altra parte inadempiuta della convenzione.

MERCATO COMUNALEultima modifica: 2008-11-18T05:14:38+01:00da ereticus3
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