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A LARINO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI LEO LEONE: “IL PASSATO CHE VERRA'”
Oggi alle alle ore 18 si terrà nella Sala della Comunità a Larino, in Largo Pretorio, la presentazione del libro di Leo Leone che ripercorre la vicenda di Nuova Frontiera. Si tratta di un episodio del ’68 che diede risalto alla terra del Molise e ad una esperienza giovanile che dilagò in tutta Italia. Larino fu uno dei comuni che vennero contagiati dai campi di lavoro in cui venivano raccolti carta, stracci e altri materiali da recuperare per la realizzazione di un progetto avveniristico che dava ai giovani d’allora slancio e voglia di vivere e di impegnarsi con spirito di volontariato e di solidarietà.
Un altro ’68 appunto. Era stato approntato un progetto che prevedeva il sorgere a Campobasso di una grande struttura destinata ad alimentare tra i giovani spirito di cooperazione, senso di solidarietà e volontà di iniziativa ed impresa, in un momento storico che sviluppava voglia di andare oltre le violenze, le sopraffazioni, il razzismo e lo sfruttamento dei poveri che imperversavano in molti continenti. L’iniziativa era nata all’interno della comunità dei Marinisti. Religiosi che operavano nella Casa Orfani di Guerra di Campobasso. Il Molise divenne un laboratorio per giovani che da tante regioni d’Italia e anche da altri paesi d’Europa ne vennero a scoprire la segregazione geografica ed economica ma anche le meravigliose tracce di umanità, di risorse naturali e di opportunità lavorative che custodiva al suo interno. Il libro di Leo Leone ha attraversato diverse realtà geografiche del nostro paese a partire dalla Sardegna, fino al Lazio, alla Toscana, per poi ripercorrere i centri del Molise in cui Nuova Frontiera realizzò i campi di lavoro tra i contadini e fece crescere gruppi giovanili di cui restano ancora tracce. Cos’ come è entrato all’interno di istituti di scuole superiori. Anche perché la sua attualità si connette ai fermenti in atto in questi ultimi tempi nel mondo giovanile ma anche al fenomeno del bullismo al quale, di certo, quell’esperienza può fornire una lezione che non viene dalla cattedra ma dalla testimonianza concreta di un mondo giovanile che, quando vuole, è di modello anche per gli adulti. In occasione della presentazione larinese, che chiuderà l’itinerario percorso a ricordo del movimento, verrà approntata una piccola mostra di documenti che fornirà immagini e testimonianze di quella stagione. Non a caso Larino ha fornito di frequente segnali di fermento e di sensibilità su problematiche attinenti il mondo della solidarietà sociale e la cultura, e l’autore del libro ricorda come fu tra gli studenti del liceo di Larino che in più occasioni ebbe modo, anche qualche decennio fa, di riscontrare tra i giovani di questo territorio una palese attenzione rivolta al futuro.
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