DIGA PIANO DEI LIMITI

DIGA PIANO DEI LIMITI: I COMUNI MOLISANI INSIEME ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI CAMPOBASSO ELABORANO LE  PROPOSTE PER LO  SVILUPPO DEL TERRITORIO

DIGA.jpgCampobasso – “Un tavolo tecnico che non si vuole sovrapporre al tavolo interistituzionale  – regioni e ministeri – ma collaborare per trovare una metodologia comune utile a proporre alternative per garantire lo sviluppo delle aree interessate dalla diga “Piano dei Limiti””.  Con queste parole il Presidente della Camera di Commercio di Campobasso, Paolo di Laura Frattura, ha aperto i lavori dell’incontro tenutosi ieri pomeriggio presso la Sala Falcione dell’Ente di Piazza della Vittoria, a cui hanno preso parte oltre al consigliere regionale Antonio Chieffo e ai sindaci dei comuni di Collotorto e San Giuliano di Puglia, Fausto Tosto e Luigi Barbieri, anche il presidente della Camera di Commercio di Foggia, Eliseo Zanasi, e i sindaci dei comuni della capitanata interessati dall’opera, Vito Guerriera, primo cittadino di  Carlantino, Francesco Santoro di Celenza Valfortore e Pasquale De Vita di Casalnuovo Monterotaro. La diga, si ricorda, nasce per definire gli schemi idrici della Puglia e del Molise, la cui soluzione è demandata alle istituzioni regionali. L’opera interessa i territori limitrofi delle due regioni, simili per caratteristiche ambientali, culturali e sociali che nel corso degli anni hanno favorito anche l’interscambio economico tra i paesi confinanti. L’11 giugno 2008 il tavolo istituzionale – composto da Regione Puglia, Amministrazione Provinciale, Comune di Carlantino, Celenza Valfortore e Casalnuovo Monterotaro, Consorzio di Bonifica della Capitanata e Camera di Commercio di Foggia – ha esaminato e valutato positivamente il documento approntato dal tavolo tecnico – coordinato dall’Ente camerale di Foggia – sulla scorta delle indicazioni dei comuni territorialmente interessati alla realizzazione della diga di Piano dei Limiti.

Adesso tocca al tavolo tecnico del Molise elaborare una piattaforma che parta dall’analisi del contesto socio produttivo per arrivare a formulare ipotesi di interventi a vantaggio dello sviluppo dei comuni molisani. Queste le ragioni della presenza della Camera di Commercio di Foggia all’incontro: trasferire l’esperienza maturata dal tavolo tecnico pugliese e renderla applicabile al Molise,  in modo da coordinare le aspettative delle aree interessate dall’opera con le esigenze maggiori di razionalizzazione degli schemi idrici delle due regioni. “Lo spirito di rete è per il sistema camerale pane quotidiano – commenta il presidente della Camera di Commerci di Foggia, Eliseo Zanasi -. Siamo abituati a fare le cose collaborando e rispettando le competenze di ciascuna istituzione. Il nostro compito nel tavolo tecnico è stato quello di agevolare il percorso di elaborazione delle criticità e dei punti di forza dell’invaso di Piano dei Limiti per i comuni della Capitanata. Adesso ci piacerebbe parlare di “area vasta”,  dove la territorialità non rappresenta un limite ma una risorsa comune per promuovere nelle zone interessate le stesse iniziative infrastrutturali, energetiche e agricole – conclude il presidente Eliseo Zanasi, ringraziando la Camera di Commercio di Campobasso per aver ospitato l’incontro e auspicando il prosieguo dei lavori del tavolo tecnico molisano”. Anche il presidente Paolo di Laura Frattura ha ribadito come le Camere di Commercio siano istituzioni che ragionano in un’ottica di sistema per garantire le stesse opportunità di sviluppo alle zone interessate dall’invaso, con benefici a catena per l’intero tessuto economico e sociale delle due province. “Non vogliamo attribuirci ruoli che non abbiamo, ma intendiamo solo promuovere, attraverso la diversificazione, nuove opportunità imprenditoriali che potrebbero sorgere proprio grazie alla costruzione della diga: si pensi alle attività legate al settore dell’energia, alla capacità del territorio di attrarre investimenti stranieri nel settore energetico o irriguo, alla qualificazione della produttività agricola, all’offerta integrata e multifunzionale delle realtà agricole locali”. Lo stesso auspicio è stato espresso anche dal Consigliere regionale Antonio Chieffo, che ha parlato di “uguali aspettative e speranze per i comuni interessati e non di divisione territoriale, identificando i possibili scenari di sviluppo dell’invaso proprio nelle infrastrutture viarie e nella valorizzazione dei territori coinvolti, affinché i sacrifici richiesti ai cittadini trovino ristoro nelle iniziative che si andranno a realizzare”. Auspici fatti propri anche dai 5 Sindaci dei Comuni dell’area interessata dalla diga Piano dei Limiti, che hanno ritenuto opportuno elaborare un documento unitario che metta in “rete” le necessità ed individui le opportunità imprenditoriali ed economiche legate all’invaso, da discutere nei futuri accordi di programma oggetto del tavolo interistituzionale regioni e ministeri. Il Sindaco di Carlantino, Vito Guerrera, ha ribadito “l’importanza che le proposte progettuali di sviluppo individuate dai comuni ed elaborate dal tavolo tecnico trovino ascolto e attuazione nell’accordo di programma del tavolo interistituzionale”, augurio espresso anche da Francesco Santoro, Sindaco di Celenza Valfortore e Pasquale De Vita, Sindaco di Castelnuovo Monterotaro che hanno ricordato l’urgenza dell’elaborazione del documento. Per Fausto Tosto, Sindaco di Collotorto e Luigi Barbieri, Sindaco di San Giuliano di Puglia è importante garantire uno “sviluppo omogeneo dell’area, evitando che gli imprenditori, soprattutto agricoli, dei comuni interessati dall’invaso debbano essere maggiormente sacrificati rispetto agli operatori dei territori confinanti, per la riduzione delle superfici coltivabili”.

DIGA PIANO DEI LIMITIultima modifica: 2008-11-06T06:07:16+01:00da ereticus3
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