IL PENSIERO DEI TERMOLESI

E’ IL PENSIERO DI MOLTI TERMOLESI

I MOTIVI DELLA “CACCIATA” DI FILIPPO MONACO DAL COMUNE

MONACO.JPGA quanto pare nel centrosinistra sono tutti contenti per la soluzione della crisi al Comune anche se le carte non sono state ancora completamente scoperte: restano da assegnare le deleghe e per il primo cittadino non é cosa tanto facile. Ma più che di questo a Termoli si continua a parlare dell’epurazione dell’ex vice sindaco, Filippo Monaco. Il più votato della coalizione alla passata tornata amministrativa Monaco é stato scaricato in malo modo per due motivi basilari: troppo scomodo per il Sindaco e per qualcuno del Pd; avere troppa visibilità in Comune e, quindi, persona “pericolosa” e da tenere a bada per future votazioni a qualsiasi livello. Filippo Monaco, persona laboriosa e stimatissima, che se ne condivida o meno la linea politica, non era il vice ma il Sindaco effettivo di Termoli. Era lui che presenziava alle manifestazioni (rare le apparizioni di Greco), sempre lui ad avere rapporti con le parti sociali, ma ancora peggio (qui sta il nocciolo della questione) era lui a ricevere i cittadini ascoltandone lamentele e proposte. In circa due anni e mezzo ha risolto innumerevoli problemi esponendosi in prima persona e questo può aver dato fastidio a più di qualcuno. Non é vero che il rapporto con Greco era ottimo: negli ultimi tempi qualche strillo di troppo ne aveva segnato il passo. Visibilità, abbiamo scritto, che Monaco si era maggiormente conquistata anche se in città é ben conosciuto per essere sempre stato una persona alla mano, la quale ha sempre avuto ottimi rapporti con qualunque, anche con chi non é di fede di centrosinistra. Un potere che aumentava di giorno in giorno grazie proprio  a quelle centinaia di persone che lui ha ricevuto. E qui passiamo al secondo punto: una mina dei Ds che avrebbe potuto oscurare personaggi  sia dello stesso suo partito ma maggiormente quelli del Pd che gli hanno messo il cappio al collo prendendo due piccioni con una fava: isolarlo per oltre due anni (non crediamo che resti con le mani in mano); toglierlo dai piedi al primo cittadino che, abituato a fare il “padre padrone”, ormai vedeva nel suo vice un interlocutore che badava più alle esigenze di Termoli e dei termolesi che al resto. Questi i veri motivi di un siluramento non annunciato fino a pochi mesi fa e non come il segretario regionale del Pd Macchiarola ora vorrebbe far intendere scaricando le colpe sulla  mancata confluenza dei Ds nel Pd: chiacchiere. Comunque nessuno crede che lo abbiano stroncato, non definitivamente, perché a parte le sue doti e qualità qualche ciambella di salvataggio sarebbe già pronta.

Angelo Santagostino

IL PENSIERO DEI TERMOLESIultima modifica: 2008-10-28T16:15:39+01:00da ereticus3
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