Rivoluzione democratica: le privatizzazioni che hanno ucciso la società

Rivoluzione.jpgMONTEFALCONE DEL SANNIO – Sarà presentatodomani 27 giugno, alle ore 19 presso la sala consigliare del Comune, il volume di Marco Bersani dal titolo “CatasTroika” (appena uscito per Edizioni Alegre). L’incontro sarà occasione per presentare anche l’iniziativa di ripubblicizzazione della Cassa Depositi e Prestiti che sarà ufficialmente appoggiata dal Comune e dai propri cittadini su spinta e richiesta esplicita del sindaco Gigino D’Angelo.

Il testo è un bilancio di ciò che le politiche liberiste e le privatizzazioni hanno prodotto negli ultimi quarant’anni, dall’America Latina alla Gran Bretagna, dalla Russia del post socialismo reale all’Europa occidentale. Anticipiamo un brano tratto dal capitolo “Italia: dal Britannia al Titanic?” (di Marco Bersani): “che il processo di privatizzazione in Italia abbia comportato una gigantesca ritirata dello Stato da un ruolo diretto nella produzione industriale e, più in generale, del “pubblico” nell’erogazione dei servizi, lo dimostrano alcuni semplici dati: complessivamente le operazioni hanno comportato proventi lordi per 134 miliardi, nonché risorse reperite totali, comprensive dell’indebitamento finanziario trasferito (14 miliardi) per 148 miliardi. Alle 114 operazioni censite dal Barometro delle privatizzazioni (Bp) per il periodo 1985-2007, individuate escludendo quelle di importo superiore agli 80 milioni, ma considerando anche la dismissione di alcuni immobili (Torri del demanio dell’Eur) e delle società elettriche locali, corrispondono, invece, proventi pari a 152 miliardi. In entrambi i casi l’Italia si è posizionata al secondo posto, dopo il Giappone, nella classifica globale per proventi da privatizzazioni. Cifre che appaiono di importante dimensione, ma che in realtà, se paragonate con i successivi valori borsistici delle società privatizzate, come confermato dall’analisi della Corte dei Conti (delibera del 19 dicembre2012), si rivelano una sorta di “saldi di fine stagione”, la stagione dell’intervento dello Stato nell’economia. Più in generale, le operazioni di privatizzazione nel loro complesso hanno comportato il totale disimpegno dello Stato dai settori bancario, assicurativo, tabacchi e telecomunicazioni, nonché un consistente ridimensionamento delle partecipazioni, anche se non del controllo, nei settori strategici dell’energia (Eni ed Enel) e della difesa (Finmeccanica). La conseguenza è stata che, a fronte di un peso del 18% nel 1991, il contributo al Pil delle imprese partecipate dall’amministrazione centrale è divenuta oggi pari al 4,7%.  Una trasformazione strutturale dell’economia di enormi proporzioni, rispetto alla quale occorre capire chi ne abbia tratto benefici e chi invece ne sia stato danneggiato”.

Rivoluzione democratica: le privatizzazioni che hanno ucciso la societàultima modifica: 2013-06-27T07:51:00+02:00da ereticus3
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