TERMOLI – In questa campagna elettorale non si parla sufficientemente della cultura e del suo valore fondante per la costruzione dell’identità regionale. I programmi proposti per la pianificazione della cultura non affrontano concretamente le problematiche ad essa legate.
Bisogna redigere leggi organiche per la tutela e la valorizzazione delle bellezze trascurate, come il patrimonio architettonico dei castelli molisani e i siti archeologici, per la ricostituzione della rete delle biblioteche comunali, per il recupero dei patrimoni letterari, fino al recupero delle opere d’arte. Nella strutturazione del “Sistema Cultura Molise”, a mio parere, è prioritaria la costruzione a Termoli della Galleria Civica d’Arte Contemporanea: una macchina architettonica pensata come una struttura poliedrica con spazi polifunzionali per esporre permanentemente l’importantissima raccolta di oltre 500 opere degli artisti italiani dagli anni ’60 ad oggi (tra le quindici più importanti d’Italia), che contenga una galleria per mostre temporanee, un auditorium per conferenze e concerti, spazi per archivi, laboratori di restauro, laboratori didattici, biblioteca mediateca, bar, ristorante, spazi all’aperto per un parco sculture e attività di installazione e performances. In sintesi, una “Fabbrica della Cultura” pensata come spazio aggregativo per tutte le età e capace di produrre lavoro e reddito per i giovani professionisti specialisti delle arti contemporanee in grado di collegarsi, quale motore propulsivo, a tutte le attività artistiche e turistiche della Regione. Partecipando personalmente a questa competizione elettorale intendo farmi portavoce di tutto il movimento artistico molisano che da tempo chiede un impegno serio per la realizzazione di questa grande opera che collocherà, finalmente, il Molise nel panorama artistico italiano. Un impegno importante che intendo perseguire concretamente e con fermezza come artista e uomo politico.
Nino Barone