La svolta

 referendum.jpgFinalmente, dopo avere dovuto inghiottire tanti bocconi amari a causa del malgoverno di questa masnada di mascalzoni cinici, egoisti ed incapaci, abbiamo avuto la soddisfazione di vedere trionfare i SI ai quattro referendum che hanno sancito che il capitalismo NON può mettere le mani sui beni primari dell’Uomo come l’acqua, che il diritto alla vita ed alla salute non possono sottostare al ricatto utilitaristico del nucleare e che non è accettabile che NESSUNO, anche se esercita il potere, sia privilegiato rispetto agli altri dinnanzi alla legge!

La soddisfazione ha anche un altro motivo di essere e cioè la constatazione che forse, finalmente, la pubblica opinione ha giudicato colma la misura e si sta muovendo per dichiarare apertamente di non essere più disposta a sopportare né Berlusconi, né il berlusconismo, né l’indecente compravendita di parlamentari, né la cinica complicità della lega che pur di ottenere il federalismo è disposta a sacrificare in tutto il resto il benessere e lo stesso avvenire del Paese trascurando quelli che sono i veri problemi importanti come lavoro, precariato, disoccupazione, sanità, scuola, ricerca, corruzione, lotta alle mafie, nuove povertà, famiglia, giustizia, sviluppo, ecc. ecc. ecc. ! Ammaestrati da precedenti esperienze, non ci facciamo soverchie illusioni, ma pur tuttavia dobbiamo riconoscere che i risultati di questi referendum sono una robusta spallata al governo ed ai partiti che lo compongono. Al risultato di questi referendum sarebbe assurdo negare, oltre a quello del merito dei quesiti, anche una valenza tutta politica sia per l’atteggiamento dei partiti e degli uomini di governo che invitavano a non votare che per l’inattesa e plebiscitaria valanga di SI e la massiccia percentuale di partecipazione al voto! L’immotivata strafottenza della lega sempre pronta ad attribuirsi i meriti dei successi ( quando ci sono ) ed a dare la colpa ad altri quando le cose si mettono male come nelle ultime elezioni amministrative ed a questi referendum dimostra come non basti cavalcare in modo demagogico e rozzo lo scontento e le fobie di una certa fascia di elettori se poi non si sa né proporre un’alternativa globale accettabile e credibile e non ci si sa rendere autonomi rispetto alla megalomania di Berlusconi. Anche recentemente la lega ha dimostrato la sua insipienza politica puntando, nella speranza di risalire la china del disamore degli elettori, su temi banali, vuoti di significato sociale o di difficile realizzazione. Qualcuno dovrebbe spiegare quale mai vantaggio trarrebbe la gente dal trasferimento di un paio di ministeri al nord o, come ha detto chiaramente Tremonti, con quali soldi si possa fare la riforma che faccia pagare meno tasse mentre invece si insiste a mantenere le Province la cui abolizione faceva parte integrante del programma elettorale della lega e non si prova mai a programmare una seria abolizione dei tantissimi sprechi che dissanguano l’erario. Certo ci si poteva accorgere anche prima che Berlusconi era capace solamente di promettere e non di mantenere, che era un buffone che faceva perdere punti al prestigio italiano nel mondo, che sotto la vernice dell’uomo d’affari ( per altro assurto in modo ambiguo al successo ) si nascondeva un’assoluta incapacità di gestire la politica nazionale ed internazionale e di ideare un serio progetto politico di società, che era moralmente più piccolo di quanto non lo fosse fisicamente, che non era idoneo a guidare l’Italia specie in un periodo di crisi internazionale, ma ..meglio tardi che mai..!! La gente, con i quattro SI ai referendum, ha sonoramente bocciato e senza possibilità di equivoco, quattro importanti leggi di questo governo e quindi gli ha tolto quella tanto declamata legittimazione, figlia del consenso, che Berlusconi ha sempre proclamato come giustificazione per il suo restare al potere. Se avesse un minimo di coerenza, di dignità e di senso del dovere civico, a questo punto a Berlusconi non resterebbe altra via che quella delle dimissioni e delle elezioni anticipate per rimettere al “popolo sovrano” che gli ha tolto la fiducia, ogni decisione al di là di ogni dubbio! L’attaccamento maniacale ed ossessivo di Berlusconi al potere, che trova la conferma nell’assurdità di dichiarazioni che: “nulla è cambiato e che non ci saranno conseguenze per il governo”, certifica la meschinità dell’individuo che dimostra, una volta di più, di non possedere neppure un minimo di dignità, di orgoglio e di senso dell’onore, tutto teso a certificare al mondo il suo narcisismo esibizionista per superare atavici complessi di inferiorità. Attendiamo la riunione annuale di Pontida per sentire se Bossi sarà capace di una svolta politica e di un colpo di reni che lo svincoli dalle soffocanti e mortali spire del Berlusconismo oppure se non farà che confermare il vuoto ideologico e programmatico che sempre ha connotato questo movimento a vocazione monomaniacale federalista. Intanto godiamoci, non la nostra vittoria, ma la sconfitta di questo avversario. Poi si vedrà…!

 Alessandro Mezzano

 

 

La svoltaultima modifica: 2011-06-15T17:00:00+02:00da ereticus3
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