Oggi la spiaggia di Rio Vivo Marinelle vive i suoi anni peggiori, ridotta ad un cumulo di sporcizia dal gesto insano dei soliti ignoti a cui la totale assenza di senso civico e rispetto per l’ ambiente non fa certo onore. Cartacce, vecchie funi e reti da pesca sono il male minore tra quei grossi massi, in quanto non mancano materiali inquinanti e cancerogeni. Fusti vuoti ed arrugginiti, esattamente i contenitori di oli lubrificanti per motori idraulici, sono parte di tanto degrado, nonché i numerosi pneumatici di varie misure. Non mancano materiali di scarto dell’edilizia tra cui tegole, mattoni, ceramiche e numerosi sanitari quali lavelli e wc. Qualcuno ha pensato bene di disfarsi anche di due grossi serbatoi in eternit, un prodotto tristemente noto per la sua alta tossicità. Un materiale cancerogeno bandito da tempo dall’ edilizia in quanto causa e concausa di numerosi tumori. Detti serbatoi sono rotti ed usurati, nella condizione ottimale per sprigionare micro particelle che se inalate si annidano negli alveoli polmonari. Uno spettacolo indecente quindi, corredato da numerose bottiglie di plastica ed altrettanti sacchi di spazzatura. Sarà un lungo lavoro, da parte degli organi preposti, bonificare l’ intera area. Lavoro che vista la gravità della cosa dovrebbe essere espletato in tempi molto ridotti, anche perchè con queste premesse, riuscire ad ottenere ancora la Bandiera Blu per la città adriatica, sarà davvero un’ ardua impresa.